Voglio poter crescere mia figlia insieme a sua mamma

Inviata da Daniele. 22 nov 2015

Ho una bambina di 20 mesi, io e sua mamma non stiamo più insieme e non siamo sposati. La piccola porta il mio cognome, le ho chiesto di crescere la bambina insieme e cercando di andare d'accordo ma lei mi ha risposto no.
Si che posso vedere la bambina ma siccome non siamo più fidanzati non possiamo crescerla insieme e per me è sbagliato moralmente parlando, ma per legge cosa posso fare per poter fargli capire che dobbiamo essere uniti come genitori per crescere bene nostra figlia?

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Miglior risposta

Gent.mo Daniele,
è un diritto della sua bambina, prima ancora che suo, la possibilità di crescere con la presenza e l’affetto di entrambi i genitori.
Il fatto che Lei e la mamma non siate più fidanzati non deve pregiudicare questo diritto. Non è sufficiente quindi un semplice diritto di visita della piccola, ma lei deve poter partecipare, in accordo con la mamma, a tutte le decisioni più importanti che la riguardano, svolgendo a pieno il suo ruolo di padre da un punto di vista affettivo educativo e di sostegno.
A fronte del diniego della madre di sua figlia, potrà rivolgersi al Tribunale ordinario e chiedere nell’ambito di un affido condiviso, la determinazione delle condizioni di affidamento della bambina in maniera da garantire e preservare il diritto alla bigenitorialità.
Cordialmente.
Avv. F.C.

Studio Legale Avv. Cavallaro Avvocato a Roma

181 Risposte

234 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Buongiorno Daniele.
Credo che sia naturale e legittimo avere la prospettiva di crescere una figlia anche se i genitori non stanno più insieme. La questione è proprio questa: la separazione, di fatto o legale, è tra i genitori e non tra i genitori e i figli.
Come Le hanno indicato i colleghi che mi hanno preceduto, anche io le consiglio di dotarsi di un legale per far valere i suoi diritti di padre. La minore ha diritto ad avere la cura e l'assistenza di entrambi i genitori che non si limita al diritto di visita. Se non dovesse raggiungere un accordo, il tribunale a mezzo di apposita procedura potrà emettere un provvedimento che le garantisca i diritti di padre, ma anche che tuteli sua figlia che ha uguali diritti da proteggere.

Cordiali saluti.
Barbara Spinella

Avvocato Barbara Spinella Avvocato a Milano

187 Risposte

196 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Gentile Daniele,
Lei, come padre, ha diritto d'esercitare la sua responsabilità genitoriale nei confronti della bambina, dunque, potrà agevolmente trovare tutela ai suoi calpestati diritti.
Potrà, infatti, far ricorso a quanto disposto dall'art. 7079 ter cpc, che tutela il diritto del minore alla bigenitorialità, attraverso l'intervento del giudice, pertanto in caso di questioni insorte tra lei e la madre sull'esercizio della responsabilità genitoriale o delle modalità di affidamento potrà ricorrere al Giudice, il quale emetterà gli opportuni provvedimenti per tutelare il diritto del minore a ricevere cura, educazione ed istruzione da parte di entrambi i genitori nel caso in cui il contrasto tra gli stessi potrebbe pregiudicare i suoi diritti. Tale strumento permettere di evitare che un genitore possa prendere in modo del tutto unilaterale le decisioni di maggiore interesse per la vita dei figli.
Avv. Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

1129 Risposte

850 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Deve fare un ricorso in Tribunale a mezzo legale e chiedere l'affidamento condiviso, ormai di legge, anche se la collocazione del minore avviene solitamente presso uno dei due genitori, con ampi diritti di visita e conseguente esercizio della responsabilità genitoriale.
Resto a disposizione

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Buongiorno,
Concordo con la collega che mi ha preceduto.
Le consiglio di rivolgersi al più presto ad un legale che la tuteli al fine di predisporre le condizioni di affido. Saranno, se possibile, congiunte. In difetto di accordo ricorrerà al Tribunale per la determinazione in via giudiziale delle predette condizioni.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti
Studio legale Vizzolesi

Studio Legale Vizzolesi Avvocato a Collecchio

363 Risposte

293 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Gentilissimo Daniele,
le Sue richieste sono assolutamente legittime e rispecchiano il Suo diritto di svolgere il ruolo di padre ma soprattutto il Diritto della Sua bambina di avere un padre ed una madre.
Se dovesse peristere il descritto atteggiamento di chiusura della madre di Sua figlia, Lei potra' inoltrare un ricorso avanti il Tribunale ordinario territorialmente competente finalizzato a determinare le condizioni di affidamento di Sua figlia ed i periodi di frequentazione della stessa bambina col genitore affidatario c.d non collocatario tenuto conto che la normativa attualmente vigente prevede la regola dell'affidamento condiviso attribuendo notevole significato ed importanza- per la crescita sana ed equilibrata dei bambini- alla c.d bigenitorialita'.In buona sostanza viene consacrato, ripeto, il Diritto dei figli ad avere un padre ed una madre, sebbene separati o divorziati o non conviventi more uxorio.
Non esiti a tutelare i Suoi diritti e quelli della Sua bambina.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)

Avv. Silvia Parrini Avvocato a Cascina

669 Risposte

299 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Esponi il tuo caso ai nostri avvocati

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento legale in 48h.

50 QANDA_form_question_details_hint

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle consulenza non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle consulenza non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

QANDA_form_question_already_exists_ttl

QANDA_form_question_already_exists_txt

avvocati 9200

avvocati

domande 18850

domande

Risposte 46100

Risposte