Violenza psicologica da parte del padre

Buongiorno, sono un ragazzo di 27 anni prossimo alla laurea magistrale in farmacia.

Mio padre da quando ho ricordi, non fa altro che urlarmi ed insultarmi (il 99% delle volte senza motivo). Si inventa spesso fatti mai accaduti o comportamenti miei mai avuti come scusa per offendermi e scaricare tutta la sua rabbia su di me. Rigirando poi la situazione passando dalla parte della vittima con mia mamma, che alla fine lascia perdere dato che non ha voglia di mettersi in mezzo e non mi aiuta (ne da ragione a lui).
Chiarire successivamente con lui è impossibile dato che nega le cose (spesso mi urla anche in queste situazioni, ma qui si discolpa dicendo che "se io mi permetto di dirgli che si comporta così è ovvio che lui si offende e mi insulta").

Come se non bastasse ogni cosa che dico o che faccio la critica, ne esagera le parti negative e mi demoralizza dicendo che non combinerò mai niente nella vita. Sebbene quando è capitato che
dicessi che volevo fare qualcosa (dei corsi/lavoretti ecc..) mi ha sempre proibito tutto e anzi minacciava di cacciarmi di casa/non pagarmi le cose.

Contestualizzo dicendo che mia mamma ha metà farmacia in un paese. Mio padre aveva un negozio in proprio con suo padre che da qualche anno ha chiuso (da quando mi nonno ha smesso) e non lavora più, o per lo meno lui dice che il suo lavoro è gestire i soldi di famiglia che hanno ereditato qualche anno fa da un pro-zio ( e i soldi che guadagna mia mamma finiscono tutti in mano a lui dato che la gira sempre come vuole e sembra davvero che mia mamma se ne infischi di qualsiasi cosa eccetto il suo lavoro, persino i soldi che guadagna non sembrano interessarle).

Io dopo il liceo sono stato obbligato da mio padre a fare farmacia (nonostante volessi fare economia), e durante gli anni universitari ha fatto di tutto per farmi vivere al peggio le cose. Urla ed insulti come ho scritto in precedenza erano all'ordine del giorno quando ci vedevamo, il suo comportamento era terribile dato che venivo incolpato di qualsiasi cosa e mi faceva passare per un quasi delinquente e l'ansia che mi provocava la situazione mi ha fatto restare anche qualche anno indietro dato che facevo fatica a concentrarmi. però economicamente non mi è mai mancato niente, dato che se stavo ai suoi ordini, i soldi me li dava e me li da tutt'ora. M sembra appunto che quello che voglia sia rendermi dipendente da lui al 100% così da avere controllo su di me e continuare a maltrattarmi.

Negli anni universitari nonostante continuassi a stare sotto minaccia di esser lasciato senza soldi, mi ero trasferito nella città dove studiavo e più o meno stavo lontano da mio padre. Anche se ogni volta che dovevo sentirlo per chiedergli qualcosa erano urla e insulti. A luglio ho finito gli esami e mi sono trasferito in un appartamento dei miei genitori (sopra la farmacia di mia mamma) dicendo che non avevo intenzione di stare in casa con mio padre. Lui come sempre ha fatto scenate ma alla fine mi ha permesso di vivere in questo appartamento che si trova sopra la farmacia. Però viene qui ogni poco e trova sempre una scusa per offendermi per ore, non lasciandomi far la tesi o comunque impedendomi di far le mie cose in maniera tranquilla.

Come avrete capito sono esausto da questo comportamento che è andato avanti anche fin troppo. oltre che penso mi stia rovinando la vita lavorativa dato che se non si fosse comportato in questo modo, probabilmente avrei finito gli studi in tempo e fatto anche tutti i corsi che volevo fare, potendo magari trovare anche un lavoro inerente fuori da casa mia.

Vorrei sapere se posso intraprendere un'azione legale nei confronti di mio padre per impedirgli di comportarsi così e chiedergli i danni di tutto quel che mi ha fatto passare, e se possibile avere anche dei consigli su come affrontare la situazione.

Grazie