Divorzio del 2013 casa in comproprietà al 50% assegnata a lei con figlio 33enne disabile. Lei è proprietaria di altri immobili nello stesso comune, mentre io risiedo in un'altro. Non è stata fatta nessuna trascrizione.
-Posso vendere a terzi il mio 50%?
-Sussiste diritto di prelazione del coniuge sulla quota di mia proprietà?
- La trascrizione ha valore per nove anni dalla sentenza di divorzio?
-Per mancanza di comunicazione, intraprendere un giudizio di divisione può essere un deterrente?
Grazie.
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Buongiorno,
il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare, in quanto avente data certa, è opponibile al terzo acquirente in data successiva, per nove anni dalla data di assegnazione, a prescindere che il provvedimento giudiziale sia stato o meno trascritto nei Registri immobiliari.
Questo perchè l’assegnazione della casa familiare non ha finalità assistenziali in favore di uno dei coniugi, bensì è diretta a garantire e mantenere l’habitat familiare a tutela dei figli minori o maggiorenni portatori di handicap, ecc..
Cordialmente.
Avv. Walter Mercuri
La situazione è molto delicata e prima di rispondere credo che occorra comprendere bene la vicenda nei dettagli. Con l'avvocato che sceglierà riuscirà a trovare la soluzione migliore possibile. Cordialmente. Avv. Cardillo
Buongiorno,
se la casa coniugale è stata assegnata alla sua ex moglie, per di più con un figlio disabile, lei non può assolutamente mettere in vendita il suo 50%. Sarebbe una lesione di diritti, sia nei confronti di sua moglie, ma anche e soprattutto nei confronti di suo figlio.
Piuttosto visto che la signora è proprietaria di altri immobili nel Comune, mi domando come mai Lei non abbia chiesto, tramite il suo legale, che sua moglie andasse ad ad abitare in uno di questi, al fine di poter mettere in vendita la casa coniugale (libera da persone e cose) e dividere poi il ricavato al 50%..
A questo punto potrebbe chiedere una revisione delle condizioni di divorzio.
A disposizione
porgo cordiali saluti
Avv. Stefania Gandini - Alessandria
Buonasera,
il quesito da Lei posto necessita di due distinguo:
1. se il provvedimento di assegnazione della casa coniugale è stato trascritto, la sua ex moglie prevale su chi, eventualmente, acquisterà la casa coniugale dopo la trascrizione.
2. se, invece, il provvedimento di assegnazione della casa coniugale non è stato trascritto, questo è opponibile al terzo acquirente per 9 anni decorrenti dalla data di assegnazione.
Tuttavia, la dottrina maggioritaria ritiene che sia sempre opportuno provvedere alla relativa trascrizione.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo