Troncare legalmente un legame fraterno.

Inviata da Anna. 18 gen 2020

Gentili avvocati, Vi chiedo aiuto in una situazione un po' spinosa.
Mio marito (45 anni) ha i genitori vivi e un fratello più grande (52 anni).
Quest'ultimo è una persona poco affidabile, non propriamente normale, nonostante non ci sia nessun documento che attesti le sue carenze mentali. Non è capace di stare con le persone che lo evitano continuamente. Sostanzialmente è una persona molto cattiva, ha trattato male per tutta la vita i genitori e mio marito, dando la colpa a loro della sua inadeguatezza, della sua solitudine ecc. Il sentimento univoco che prova per mio marito è un' estrema gelosia fin da piccoli. Mio marito è il figlio che è riuscito, il lavoro, una moglie, dei figli, gli amici. Lui nella vita non ha mai concluso nulla. Ora vive con i miei suoceri e non lavora. Non ha mai conosciuto i nostri figli e non abbiamo mai voluto che li conoscesse. Ha cercato in vari modi di faci lasciare (io e mio marito). Ci ha calunniato, ci ha offeso. Preferendo la pietà della gente invece del rispetto, si è inventato malattie che non aveva per sentirsi consolato da estranei. I miei suoceri nonostante tutto, è pur sempre loro figlio, lo aiutano e lo sostengono. Pretendono che faccia parte della nostra vita ma noi ci siamo rifiutati per proteggere i nostri figli perché abbiamo paura possa far loro del male.
Ora ha una pensione di invalidità perché ha un tumore al fegato.
Curato e seguito, ma la cattiveria non cala.
Ci chiedevamo se fosse possibile, un domani che i miei suoceri venissero a mancare, dopo la spartizione dei beni e dell'eredità, troncare legalmente il legame fraterno tra mio marito e lui.
Essendo avvezzo anche a far debiti e spese assurde, non vorremo trovarci un domani a dover pagare per la sua follia.
Essendo comunque in grado di intendere e di volere, non vorremo dover seguire le sue cure e le sue spese.
Sembra cattiveria la nostra ma in realtà è sfinimento. E paura di trovarci ad affrontare spese o problemi causati dalla follia di un uomo invidioso che pur di metterci nei guai, visto che ci considera una famiglia " perfetta", sarebbe disposto a crearci.
Vi chiedo consiglio.
Scusate la lunghezza ma volevo essere chiara.
Buona serata.
Rebecca.

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Gentile Rebecca,
i legami tra fratelli non si possono recidere da un punto di vista legale, ma non siete obbligati a frequentarvi se non lo desiderate.
Potreste essere chiamati a versare gli alimenti "nella misura dello stretto necessario" solo se questo fratello dovesse versale in situazione di indigenza, cosa che non appare, a quanto scrive, al momento ipotizzabile essendo costui titolare di pensione e disponendo delle cure adeguate.

Studio Legale Avv. Cavallaro Avvocato a Roma

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