Testamento pubblico valido o annullabile
Buongiorno, volevo chiedere una vostra opinione riguardo al testamento pubblico redatto dallo zio di mio marito.
Nel marzo 2019 era ricoverato in lungo degenza a causa di una caduta in casa.
Nell'imminenza ha chiesto di far venire in ospedale un notaio per redigere una procura generale e un testamento.
Lui non è sposato e non ha figli e, siccome non poteva più rimanere da solo, per paura di essere ricoverato in Rsa, decise, con il nostro consenso, che fossimo io e mio marito al assisterlo a casa sua.
Così abbiamo fatto fino ad aprile scorso quando è stato ricoverato in Rsa dall'Ads nominato dal Giudice tutelare nel marzo 2021, su richiesta delle altre cinque nipoti.
Al momento della stesura del testamento lo zio non eravamo a conoscenza delle sue effettive condizioni di salute se non che avesse degli scatti involontari di gamba e braccio destro oltre che, a detta di una nipote, di un lieve decadimento cognitivo. Per questo motivo gli abbiamo fatto fare una perizia da uno psichiatra che poi lo zio a fatto leggere al notaio prima di sottoscrivere gli atti.
Malgrado questa perizia concludesse che egli non fosse in grado di fare testamento, il notaio ha proceduto comunque alla sua stesura.
Volevo quindi sapere se è auspicabile un annullamento del testamento da parte del Giudice nel caso in cui qualcuna delle parti legittimate all'eredità inpugnasse il testamento
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.