Tenuita' dei reati

Inviata da Carlo. 4 apr 2015

Buongiorno
L'anno scorso ho querelato per ingiurie diffamazione e minacce avvenute su un social network. La mia querela sicuramente verra' archiviata perchè dal 2 aprile è stata introdotta la tenuita' dei reati?
Come funziona?
Il presunto reo viene punito solo ed esclusivamente se in passato è gia stato condannato per lo stesso reato?
Grazie

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Buongiorno, anzitutto occorre fare un po' di chiarezza normativa al fine anche di sapersi muovere, con cognizione di causa, nelle diverse fattispecie che possono quotidianamente presentarsi.
La riforma, entrata in vigore da pochissime settimane, giunge al termine di un percorso legislativo voluto dal Governo, che ha inteso prevedere una causa di non punibilità per tutti quei reati puniti con la pena detentiva non superiore nel massimo a cinque anni, ovvero la pena pecuniaria sola o congiunta alla pena detentiva, qualora, per le modalità della condotta e per l'esiguità del danno o del pericolo, l'offesa venga considerata di particolare tenuità, ed il comportamento del reo risulta non abituale.

Prima di procedere oltre, mi preme fare una premessa: non stiamo parlando di "depenalizzazione"; la depenalizzazione infatti comporta AUTOMATICAMENTE la NON punibilità di alcuni reati, semplicemente perché non più considerati tali.
Nel caso di specie invece si tratta di IMPROCEDIBILITÀ, subordinata a tre condizioni:
- il reato deve prevedere una pena detentiva non superiore a cinque anni
- il reo non deve essere abituale, ovvero non deve aver commesso simili reati in precedenza
- il giudice, o chi per lui nelle fasi preliminari al processo, deve accertare la TENUITÀ del fatto.

In casi del genere, dunque, com'è facile intuire il nodo cruciale della questione ruota intorno al concetto di "tenuità del fatto"; in tali casi, il giudizio di tenuità richiede che il fatto sia valutato complessivamente, considerando determinati elementi come la natura del reato, la pena edittale, l'allarme sociale provocato dal fatto, la capacità a delinquere dell'imputato e le modalità con le quali esso è stato eseguito. (Cass. Sez. 2, Sentenza n. 32692 del 13/07/2010 dep. 06/09/2010).

Pur essendo sicuramente una riforma che produrrà, in molti casi, delle ingiustizie sostanziali mi sento di poter affermare che molto dipenderà, nelle ipotesi concrete, dal lavoro svolto dal legale della parte offesa, che potrà opporsi alla richiesta di archiviazione dimostrando al GIP o al Giudice che la condotta esaminata non rientra, ad esempio per quanto concerne il danno cagionato, in una ipotesi di "tenuità".

Nel Suo caso, dunque, non credo sia possibile al momento poter affermare con certezza che la querela verrà archiviata, alla luce anche degli elementi da Lei stessa forniti nella domanda proposta. Per qualsiasi ulteriore chiarimento resto a Sua disposizione, buona giornata

Avvocato Alessio Messina Avvocato a Palermo

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