La banca ha detto oggi a mio marito che non può prelevare il suo stipendio perché ha fatto il pignoramento Equitalia. Tutto lo stipendio bloccato, e noi come facciamo? Abbiamo solo questo, lavora solo lui per tutta la famiglia di cinque persone, è giusto? Siamo stranieri ed è difficile capire come vanno queste cose anche perché ognuno ci dice una cosa diversa! Come possiamo fare? Sono disperata
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Gentile Andreita,
concordo con i consigli che Le ha già dato la Collega che mi ha preceduto: si rivolga a un avvocato per chiedere a Equitalia di poter pagare mediante rate mensili e faccia accreditare nei prossimi mesi lo stipendio su un altro conto corrente. Tenga presente che le somme derivanti dallo stipendio che risultavano depositate sul conto corrente già prima che fosse notificato il pignoramento alla Banca, possono essere pignorate solo se superiori a euro 1.345,53 (ossia solo per l'importo che eccede il triplo dell'assegno sociale).
Sono a Sua disposizione se desidera assistenza; mi contatti pure ai telefoni che trova sul portale.
Cordiali Saluti
Purtroppo lo stipendio di suo marito può essere pignorato nelle misure di legge, in particolare, fino al 2015 si poteva pignorare la quota pari al 20% che eccedeva le € 672.76 vale a dire che ad esempio per uno stipendio di 1000.00 euro (1000-672.76= 327.24 su questi si poteva pignorare il 20%). Una sentenza della Cassazione del 2013 la nr. 18755 aveva previsto addirittura la soglia di impignorabilità a € 525,89. Di fatto la previsione che disciplina il tutto è l'art. 545 e 546 cod. proc. civile come modificati dall'art. 13 della legge 83/2015.
Nel pignorare lo stipendio occorre, per forza di cose, intimare al datore di lavoro di prelevare dette somme e versarle al creditore vittorioso che ha azionato precetto e pignoramento. Se le retribuzioni vanno canalizzate sul conto corrente inevitabilmente anche questo viene per cosi dire "bloccato".
La soluzione è quella di proporre al creditore un piano di rientro offrendo magari garanzie a tenore di buona fede e farsi così slboccare il conto indirizzando una richiesta al presidente del Tribunale competente che risponderà in pochi giorni. Questo è fattibile perchè se una famiglia è monoreddito o comunque a reddito basso magari perchè vi sono i figli minori o disoccupati, quale che sia il debito ognuno ha diritto di vivere. Ho affrontato tempo fa una questione simile e il Presidente del Tribunale è stato un gran signore. ovviamente bisogna dimostrare concludente buona volontà.
A sua disposizione.
Cordialità
Avv. Antonio Mangano - Capo d'Orlando
Buongiorno, direi che il conto di suo marito è stato sottoposto a pignoramento presso terzi (banca). Deve fornire nuove coordinate bancarie al suo datore di lavoro per l'accreditamento dello stipendio tenendo presente che anche questo potrebbe essere sottoposto a pignoramento di solito nella misura di un quinto dello stipendio .
Si rivolga al più presto ad un legale per poter verificare il debito presso Equitalia e addivenire ad una soluzione bonaria con pagamento rateale altrimenti corre il rischio anche di un nuovo pignoramento.
A disposizione. Avv. Ballarati
Gentilissima Andreita,
probabilmente, da quanto scrive, Equitalia ha proceduto col pignoramento del conto corrente presso cui viene accreditato lo stipendio.
I miei consigli sono due: per il tramite di un avvocato sarebbe opportuno mettersi in contatto con Equitalia ed eventualmente accordarsi per una rateizzazione del debito (se dovuto) e procedere contestualmente allo "sblocco" del conto corrente; nell'imminenza direi di comunicare al datore di lavoro nuove coordinate bancarie presso cui accreditare lo stipendio.
A Sua disposizione per qualsiasi necessità.
Cordialmente.