Separazione consensuale senza figli in comune

Inviata da anna. 27 mag 2015

Buongiorno,
vorrei sapere: mi sono separata consensualmente, non abbiamo figli insieme. Ho una bimba di 7 anni con il precedente compagno.
Ho lasciato la sua casa e sono in affitto. Abbiamo la separazione dei beni.
Lavoro saltuariamente. Chiedo...lui è obbligato a darmi il mantenimento?
Dall'avvocato mi ha quasi minacciata dicendomi che se non mi va bene così va per giudiziale.
Premetto che ho 48 anni e non trovo lavoro in regola.
Attendo una risposta.
Grazie Anna.

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Gentile Anna, se è disoccupata ha diritto all'assegno di mantenimento.
Non si lasci intimidire da suo marito.
Cordialità.
Avv. Alan Binda

Studio Legale Binda - Avv. Alan Binda Avvocato a Lecco

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Gentile signora Anna,
in caso di separazione, stante la Sua precaria condizione economica, ha pienamente diritto all'assegno di mantenimento.
Come già suggerito dai colleghi che mi hanno preceduto, non si lasci intimidire dalla minaccia di una separazione giudiziale e si rivolga ad un legale per seguire la procedura. In caso di non superamento della soglia di € 11.369,24 di reddito annuo, potrà richiedere il patrocinio a spese dello stato.
Rimango a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti

Avv. Enrico Lo Presti

Avv. Enrico Lo Presti Avvocato a Palermo

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mi pare di capire che Lei si è già separata e molto dipende se dalla data di comparizione dinanzi al Presidente del Tribunale le Sue condizioni economiche sono peggiorate oppure quelle del suo ex marito sono migliorate. se entrambe le condizioni economiche non sono variate è difficile ottenere la modifica delle condizioni di separazione. inoltre può chiedere il mantenimento per suo figlio al padre biologico (ex compagno) cosa che vista l'età immagino abbia già fatto e ottenuto. cordiali saluti. Avv. Benedetta De Luca Foro di Grosseto

Studio Legale Avv. Raffaele e Benedetta De Luca Avvocato a Grosseto

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Ha diritto al mantenimento ed agli alimenti per sé e la prole. Mi contatti in privato.

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Gentile Signora,
con il matrimonio si assumono una serie di diritti e di doveri, tra questi l'obbligo all'assistenza morale e materiale (art. 143 c.c.). Dunque se le sue condizioni non le consentono di mantenere uno tenore di vita adeguato e ricorrono le condizioni, può pacificamente introdurre domanda di separazione giudiziale per chiedere un contributo al mantenimento.
Se ha bisogno mi contatti.
Con i migliori saluti

Avv. Mariagrazia Gasparini Avvocato a Olgiate Comasco

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Se non lavora, ha certamente diritto ad avere un assegno, in proporzione alle sostanze di suo marito.
Non ho compreso se la separazione l'avete già richiesta, forse no, da quello che dice.
Se non trovate l'accordo, si munisca di un legale e proceda.

Resto a disposizione

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Buongiorno Anna,

il coniuge economicamente più debole ha diritto al mantenimento. L'importo, in ogni caso, varia a seconda del tenore di vita e della durata del matrimonio. Le faccio presente che se dovesse affrontare una causa suo marito è obbligato per legge a produrre le dichiarazione dei redditi.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.

Avv. Anna Maria Fanzini

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Lei può chiedere al Tribunale la revisione degli accordi con giuste motivazioni. Può accedere al procedimento tramite gratuito patrocinio se la somma complessiva annuale non supera il tetto previsto dalla vigente normativa.

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Gentile Anna,

concordo con il collega, non si lasci intimidire.
Se la sua posizione è oggettivamente più debole rispetto al marito, Lui le deve versare un assegno!
Buona giornata

Avv. Barbara Spinella

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Gentile Signora Anna,

In base alle informazioni fornite, ritengo che Lei abbia diritto al mantenimento da parte di Suo marito ed é giusto che Lei lo chieda. Nell'eventualità di una separazione giudiziale, lo otterrebbe già nella c.d. "fase presidenziale".

Cordiali Saluti
Avv. Girolamo Artale

Avv. Girolamo Artale Avvocato a Palermo

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Gentile Sig.ra Anna,

se ha difficoltà economiche e non lavora, ha diritto all'assegno di mantenimento, soprattutto se vive sola con sua figlia.

Cordialità
Avv. Alan Binda

Studio Legale Binda - Avv. Alan Binda Avvocato a Lecco

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Gentile Signora Anna,
dal suo quesito desumo che Lei si è già separata consensualmente con suo marito, senza prevedere, nelle condizioni di separazione, un assegno di mantenimento a Suo favore.
A questo punto, in sede di divorzio può chiedere che le venga corrisposto un assegno di mantenimento.
Qualora invece Lei non abbia ancora proceduto con la separazione ha diritto di chiedere l'assegno di mantenimento se disoccupata e suo marito ha un reddito.
In entrambi i casi è necessario che si faccia assistere da un avvocato.
Mi contatti presso i recapiti indicati sul mio profilo di questo portale.
Cordiali saluti
Avv. Lucilla Navarra

Avv. Lucilla Navarra Avvocato a Roma

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Gentile Signora,
la informo che il diritto al mantenimento non è subordinato alla presenza di prole, ma ha la funzione di consentire il mantenimento del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio.
Pertanto lei, in quanto disoccupata ha diritto ad ottenere il mantenimento da parte di suo marito, se questi ha un reddito da lavoro dipendente o autonomo.
Se lui vorrà ricorrere per vie legali, lei non corre rischi in quanto in quella sede sarà il giudice ad accertare il suo diritto e ad imporre a suo marito il versamento della somma a titolo di mantenimento.
Cordialità

Anonimo-144156 Avvocato a Montecchio

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Gentile Anna,
Se lei si è già separata consensualmente con suo marito, quindi ha concordato le condizioni relative alla sua separazione prevedendo l'assenza del mantenimento ora può, in sede di scioglimento del vincolo coniugale ( divorzio ) chiedere che le venga corrisposto a seguito del mutare delle condizioni economiche, se lei, invece, deve ancora procedere con la separazione avrà diritto di pretendere l'assegno di mantenimento se disoccupata e suo marito ha reddito.
In ogni caso lei è necessario un avvocato.
Puo' contattarmi.
Avv. Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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