Mi sono separato nel gennaio 2014 e volevo farvi qsta domanda:
ho una causa aperta con mia moglie sull'acquisto di un appartamento sul mare comprato interamente dal sottoscritto, tutto documentabile tramite bonifici bancari. In pratica io prestai a lei tale somma di denaro per l'acquisto della casa che si è intestata esclusivamente a lei al momento dell'atto con la promessa che mi avrebbe restituito tale somma tramite i suoi genitori in quanto avrebbero venduto un appartamento, anch'esso di loro proprietà perchè in trattativa. La mia richiesta è questa: vorrei ritornare in possesso della somma bonificata. Inoltre la stessa aveva una relazione clandestina con un collega proprio in quel periodo a mia insaputa, rivelatasi successivamente e causa principale di separazione.
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Ritengo che lei potrebbe fare causa per dimostrare la simulazione dell'atto di acquisto da parte di sua ex moglie e dimostrare che l'immobile rientrava nella comunione legale ovvero causa per chiedere la restituzione delle somme da lei pagate per l'acquisto.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari
Buongiorno Sig. Lorenzo,
ho letto la Sua richiesta di informazioni relative all’appartamento al mare intestato a Sua moglie, ma pagato da Lei.
Posso dirLe che sono molto frequenti casi come il Suo e che sfortunatamente le soluzioni non sono molte.
Immagino Lei non abbia stipulato nessun accordo o patto fiduciario con Sua moglie, né tanto meno le abbia fatto firmare alcuna scrittura privata.
Se così dovesse essere risulterà molto difficile riottenere tanto l’appartamento quanto i soldi in quanto l’appartamento risulterà interamente intestato a Sua moglie, anche se pagato da Lei.
Se dovesse essere invece in possesso di scritture private in cui Sua moglie attesta di doverLe restituire i soldi dell’appartamento o ci dovessero essere testimoni diretti disposti a presentarsi in giudizio e attestare la promessa di Sua moglie di restituire il denaro, in questo caso si potrebbe dimostrare l’esistenza di un accordo fiduciario e ci sarebbe una buona possibilità di ottenere la restituzione del prestito fatto.
Se invece così non dovesse essere se anche si riuscisse a dare la prova che il prezzo è stato pagato da Lei e non da Sua moglie, in assenza di un impegno di quest’ultima a restituire il denaro ricevuto, il Giudice finirà per presumere che Lei abbia pagato per spirito di liberalità o per adempiere a un obbligo morale nei confronti dell’altro coniuge.
Egregio Sig. Lorenzo,oltre a dover valutare se e' in regime di separazione o comunione dei beni e se e' intervenuta fra voi una controdichiarazione,Le segnalo che in casi simili le parti processuali possono prospettare varie interpretazioni,da cui derivano conseguenze giuridiche del tutto difformi:)trattasi di un mutuo (vi e' obbligo di restituzione delle somme);trattasi di interposizione fittizia,totale o parziale,di persona (ne consegue l'obbligo della intestazione o contestazione al vero proprietario);vi era comunione dei beni e l'acquisto vale per entrambi;e' stata una donazione o una donazione remuneratoria (la donazione e' nulla per difetto di forma e la somma deve essere restituita);trattasi di obbligazione naturale (poco sostenibile per somme ingenti,salvo casi di soggetti molto benestanti)e la somma non deve essere restituita.Si devono valutare tutte le circostanze per decidere in modo idoneo. Cordialmente Avv.Alfredo Guarìno Napoli
Gentile Lorenzo,
non mi è chiaro se la causa cui fa riferimento riguarda il quesito o altro.
Se, come credo, riguarda la prima ipotesi allora potrà ottenere chiarimenti più preziosi dal collega che la sta seguendo avendo, questi, ben chiari i passaggi e i documenti a corredo della vicenda.
Se così non è, ad ogni modo la circostanza che lei espone è lacunosa rispetto ad alcuni particolari quali : l'impegno di sua moglie alla restituzione delle somme è stato verbale o scritto?
la casa è stata intestata a sua moglie ma è stata comprata in costanza di matrimonio? quale regime vi era comunione o separazione?
Stante tali incertezze non sono in grado di darle un buon parere.
avv. marina ligrani
Egr. sig. Lorenzo,
Le informazioni che fornisce non sono sufficienti per poterLe rispondere. Occorrerebbe sapere quando è stato fatto l'acquisto, se eravate in comunione o separazione dei beni, se oltre al rogito avete firmato una scrittura privata da cui risulta l'impegno di Sua moglie a restituirLe le somme ricevute in prestito. Inoltre, andrebbe esaminato il rogito, le distinte ed i documenti relativi al trasferimento delle somme, ecc.
La questione è complessa. Non può essere risolta via messaggio. Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato esperto della materia che, dopo averLa ascoltata ed esaminato i documenti, Le potrà dare i giusti consigli per recupere la somma o, se possibile, rivendicare la proprietà dell'immobile.
Restando a disposizione, porgo cordiali saluti
avv. Barbara D'Angelo - Bologna