Buongiorno, a me e ai miei quattro fratelli ci è stata donato un appartamento ciascuno nel 2013, mia madre è morta nel 2008 e siamo entrati nella successione con nostro padre ancora in vita. Ora mio padre mi dice che per il tipo di donazione saremo proprietari effettivi solo dopo 10 dalla sua morte anche se nell'atto non ho trovato questa dicitura ma si parla di possesso e godimento. Volevo gentilmente chiederle, avendo un prestito con la santander di cui sto pagando con fatica le rate, la casa attualmente è pignorabile daparte della finanziaria? Quando ho stipulato il prestito nel 2012 non hanno voluto garanzie e non avevo casa. La ringrazio in anticipo.
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Se nell'atto di donazione non è previsto un diritto di usufrutto a vita in favore del padre, di fatto LEi ha già la piena proprietà dell'appartamento (ma questo lo scopre facilmente richiedendo un estratto catastale o facendo vedere il contratto ad un legale). Essendo proprietario di un bene, Lei rischia, se ha debiti scaduti, che il creditore si soddfisfi anche su tale bene, quindi potrebbe anche arrivare a pignorare l'immobile. Di solito questo io riesco ad evitarlo cercando un accordo con la finanziaria. A disposizione se Le serve aiuto. Distinti saluti
Egregio Sig. Fiorenzo,francamente non mi e' chiaro il contesto :dovrei conoscere l'atto di "donazione" e la vicenda della successione per potermi esprimere al riguardo,non esercitando l'attivita' di chiromante;per il resto,se e' titolare di diritti reali,ciascun creditore puo' agire sugli stessi se il .suo credito e' insoddisfatto.Le potro' rispondere meglio se precisera' i termini del caso.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno per avere una risposta più precisa bisognerebbe leggere l'atto di donazione. Senza dunque azzardare ipotesi sulle diverse fattispecie, possiamo però dire che normalmente un pignoramento è la extrema ratio: più interessante per la finanziaria raggiungere un accordo bonario, a saldo e stralcio.
Cordialità
