Salve sono un agente di commercio che lavora per la San Carlo di Bologna. Sono ancora entro i sei mesi dove si può scindere il contratto da entrambi le parti senza preavviso. Col fatto che dal 10 marzo sono andata a Roma dal mio compagno e quindi non lavoro, hanno deciso di revocarmi il mandato. Ho letto però che per il convid 19 non si può licenziare per 60 giorni. È possibile fare qualcosa?
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Salve signora Samanta, bisogna vedere che tipo di contratto è il Suo. Se si tratta di un contratto di lavoro di tipo subordinato o di tipo autonomo... solo nel primo caso vale il discorso del licenziamento mentre nel secondo si parla di recesso. Normalmente i contratti di agenzia sono considerato con rapporti di lavoro parasubordinato ma disciplinati come lavoro autonomo. Le consiglio di contattare un legale per far esaminare il contratto di lavoro e valutare il tipo di regolamentazione applicabile. Cordiali Saluti
Buongiorno,
la revoca del contratto di agenzia non mi sembra a Lei imputabile visto il Covid, quindi non è un recesso legittimo. Inoltre qualora fosse un rapporto di lavoro subordinato sarebbe un licenziamento inefficace ai sensi del decreto cura Italia.
Se vuole approfondiamo
Cordialmente
Antonella Lopopolo
Chiaro ha ragione il decreto cura italia blocca il licenziamento per due mesi, importante che il licenziamento sia motivato dal datore causa coronavirus e non disciplinare. I licenziamenti disciplinari restano validi. Nel suo caso, se la motivazione è il trasferimento di residenza, la revoca del suo mandato potrebbe essere illegittima sotto altri fronti, poiché penalizzante. Se Lei dimostra che però può svolgere il suo lavoro anche dalla attuale residenza (ad esempio se non è esclusivo per una zona molto lontana da lì et similia) può essere impugnato il licenziamento.
Buongiorno,
per poter dare una risposta esaustiva, è necessario visionare la documentazione. Il suo contratto e la lettera di licenziamento.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Avv. Tiziana Vianello
