A seguito della vittoria in primo grado per un cavillo su un contratto a tempo determinato contro Poste Italiane mi furono dati degli arretrati per un periodo non lavorato oltre alla riassunzione. Dopo avere perso l'appello e la cassazione, le Poste mi richiedono indietro quella somma. Nelle sentenze non se ne parla (solo di spese legali).
Possono le Poste continuare a minacciare le vie legali se non restituisco loro quanto richiesto?
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Egregio Signor Luigi, buongiorno.
Per poter rispondere in maniera più approfondita alla Sua domanda, sarebbe opportuno leggere le carte dei tre gradi di giudizio.
Tuttavia, se le cose stanno così da Lei le rappresenta, posso affermare che le Poste non possono pretendere alcunché, in mancanza di un provvedimento giudiziale che condanni espressamente alla restituzione delle somme (eventualmente) indebitamente ricevute.
Nella speranza d'aver risposto in maniera chiara ed esaustiva al quesito posto, resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e/o approfondimenti.
Con i più cordiali saluti.
Avv. Simone Rinaldini
Gentile Sig. Luigi,
sotto il profilo sostanziale Poste Italiane può legittimamente rivendicare il diritto alla restituzione degli importi pagati in forza di una sentenza successivamente annullata.
Tuttavia, sotto il profilo processuale la questione è più controversa, in quanto è stata oggetto di accesso dibattito in sede giurisprudenziale.
Comunque, accedendo all'orientamento più accreditato (e per Lei più favorevole), qualora la sentenza d'appello non contenesse alcuna disposizione in ordine alla condanna alla restituzione degli importi da lei percepiti in forza della sentenza annullata, Poste Italiane non potebbe agire in via esecutiva nei suoi confronti, essendo priva di un titolo giudiziale esecutivo.
Poste Italiane potrebbe soltanto promuovere un altro giudiizo di merito per accertare il diritto vantato e per ottenere una sentenza di condanna.
Soltanto all'esito del predetto giudizio Poste Italiane potrà agire in via esecutiva nei suoi confronti in caso di mancato pagamento delle somme dovute.
Cordiali saluti.
Buongiorno Signor Luigi.
Sarebbe necessario esaminare le sentenze dei tre gradi di giudizio.
In ogni caso, se nei provvedimenti che la condannano al pagamento delle spese legali, non è stato stabilito che Lei debba rimborsare a Poste Italiane gli arretrati a suo tempo corrisposti, nulla sarà dovuto.
Distinti saluti.
Avv. stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Per rispondere in maniera compiuta sarebbe necessario leggere le sentenze.
Mi sembra comunque piuttosto insolito che Lei sia stato condannato a rimborsare le spese legali alla controparte, senza essere condannato a restituire le somme percepite in esecuzione della sentenza di primo grado. Il totale addebito delle spese presuppone infatti la totale soccombenza.
Addirittura la restituzione delle somme percepite potrebbe esserLe richiesta nella forma dell' "ingiustificato arricchimento", dato che Lei sembra non avere alcun titolo per trattenerle.
La cosa migliore è comunque quella di consultarsi sul punto con il Collega che l'ha assistita.
Cordialmente.
Studio legale Ercoli