Querela per calunnia o per ingiuria aggravata?

Inviata da Roberto. 15 nov 2016 Diritto condominiale

Buongiorno,

Vorrei un parere su un episodio accadutomi: durante una riunione condominiale sono stato accusato da un condomino di essere un disonesto perchè, a suo dire, avrei fatto "gonfiare" la fattura di una ditta che ha eseguito lavori all'interno del condominio in modo da farmi eseguire lavori personali in maniera gratuita.
Questo probabilmente è avvenuto come forma di ritorsione visto che la cosa è chiaramente e palesemente falsa (e lui lo sa bene) dato che, prima di tutto, riguarda una fattura di 2 anni fa (e quindi non si capisce perchè, se ne era certo, non abbia provveduto a sporgere querela nei miei confronti all'epoca) ed inoltre una serie di circostanze e particolari rendono la cosa completamente inventata.
Ritorsione, la sopracitata, sicuramente dovuta al fatto che poco prima,discutendo di un argomento che riguardava proprio lui, era stato apostrofato da me come "persona scorretta" in quanto, come hanno constatato anche la maggior parte degli altri condomini,da anni, spesso e volentieri,contravviene alle regole condominiali.
Successivamente ed ovviamente sono volati insulti da entrambe le parti quindi anche da parte mia ma non certo con il livello di gravità della sua prima affermazione.
Ora...ovviamente lo vorrei querelare visto che mi ha accusato sostanzialmente di aver preso una tangente e di aver truffato il condominio ma vorrei capire se si tratterebbe di una querela per calunnia oppure per ingiuria aggravata.
Vista la sua affermazione, che in sostanza è una calunnia (come da vocabolario), pensavo che la querela dovesse avere quella motivazione ma da alcune mie letture sembrerebbe che la querela per calunnia avviene solo nel caso in cui la controparte abbia precedentemente querelato ipotizzando un reato che sapeva benissimo non esserci stato.
Si rientrerebbe così nel caso di ingiuria aggravata.E' giusta la mia considerazione?
In questi casi il processo si potrebbe concludere con un nulla di fatto visto che successivamente le ingiurie ci sono state da entrambe le parti?
Oppure comunque la sua affermazione rimane molto più grave da far pendere il giudizio dalla mia parte?
La parte soccombente in questi casi è tenuta al pagamento delle spese legali e processuali?
Grazie anticipatamente per le risposte.

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Egregio Sig. Roberto,di certo nel caso indicato non sussiste il delitto di calunnia;dovrei conoscere meglio l'ante fatto, per valutare se superabile lo scoglio della "reciprocita' " delle espressioni offensive.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Buon giorno Roberto,
per la configurazione del reato di calunnia è necessario che sia stata presentata una querela/denuncia/ecc, che in questo caso manca.
Il reato di ingiuria è stato depenalizzato, consentendo solo una richiesta di risarcimento danni in sede civile (ma in questo caso gli insulti sono stati reciproci, perciò non mi sembra una strada percorribile).
Potrebbe rimanere in piedi il reato di diffamazione (offendere la reputazione altrui comunicando con più persone), ma le consiglio di approfondire la questione rivolgendosi ad un legale, con il quale valutare con attenzione tutti gli elementi della vicenda.
Cordialmente
Avv. Lorena Steri

Avv. Lorena Steri Avvocato a Torino

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Buongiorno, le offese che Lei ha ricevuto non rivestono il carattere di calunnia in quanto non è stata presentata una denuncia o querela, che la controparte conosce essere infondata, nei suoi confronti. Potrebbero rientrare nell'ingiuria che, però, è stata recentemente depenalizzata. L'unica azione che può promuovere è una causa civile per il risarcimento dei danni morali da lei subiti.
Distinti saluti.
Avv. Alberto Alvazzi del Frate

Anonimo-134772 Avvocato a Roma

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