querela o denuncia

La querela è una condizione di procedibilità dell'azione penale, e dunque una condizione che deve sussistere obbligatoriamente per l'esercizio dell'azione, pena la sua improcedibilità, mentre la denuncia costituisce una semplice informativa di reato, ossia un atto attraverso il quale si porta a conoscenza dell'autorità giudiziaria una notizia di reato.
Imponendo la necessità della querela, la legge prevede per alcune specifiche ipotesi di reato la facoltà del soggetto passivo di decidere se chiedere o meno l'esercizio dell'azione; in tali ipotesi, in particolare, l'esercizio dell'azione penale è sottoposto alla volontà del soggetto passivo.
Mentre nella querela, dunque, deve essere manifestata l'intenzione di esercitare l'azione penale, nella denuncia è sufficiente indicare il fatto incriminato.
La legge impone per la presentazione della querela un termine perentorio che è, salvo alcune eccezioni, di tre mesi dal giorno in cui il soggetto passivo ha avuto conoscenza del reato. La denuncia, invece, può essere presentata in qualsiasi momento, salva la prescrizione di ciascun reato, che decorre dal momento di consumazione del fatto.
Qualora si volesse sussumere il fatto da lei indicato nell'art. 640 c.p., ossia quale truffa semplice, l'azione penale non potrebbe più essere esercitata stante la procedibilità a querela del fatto e lo spirare del termine perentorio per la presentazione della stessa.
avv. Cuccatto.