Salve,
spiego brevemente. Stiamo per compare la prima casa, 1/5 dell'importo lo metteranno i miei genitori e dall'inizio si è parlato di intestare a me l'immobile. Ora lui vuole cointestarlo (giustamente per 25 anni il mutuo lo pagheremo con i soldi di tutti e due), la mia paura è una sola, lui ha una figlia minorenne avuta da un precedente legame. Potrebbe un giorno rivendicare la casa ai miei figli? A livello fiscale cosa conviene fare tra cointestare e intestare ad una sola persona?
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La cointestazione di un bene, qualunque sia, è un fatto in linea di principio da evitarsi. Se cambiano gli affetti e tante circostanze, la cointestazione può essere fonte di litigi e di costi. Quando le risorse non bastano allora non vedo come possa evitarsi. I genitori farebbero bene a scrivere che il denaro lo danno alla coppia a titolo di mutuo gratuito: se non sarà mutuo, cioè prestito, ma un regalo, occorrono ulteriori precisazioni che ometto. Il beneficio prima casa nel caso di acquisto da privato (o da impresa, ma con vendita esente da Iva) consiste essenzialmente in ciò:
− imposta di registro del 2%
− imposta ipotecaria fissa di 50 euro
− imposta catastale fissa di 50 euro
nel caso di acquisto da impresa, con vendita soggetta a Iva
− Iva al 4%
− imposta ipotecaria fissa di 200 euro
− imposta catastale fissa di 200 euro
− imposta di registro fissa di 200 euro
Non si comprende se siete due coniugi o solo conviventi di fatto.
Gentilissima Utente,
se non siete proprietari di altri beni immobili, dal punto di vista fiscale e' indifferente che la casa sia intestata soltanto a Lei in proprieta' esclusiva oppure cointestata.
Per quanto concerne invece il profilo dei diritti della figlia minore di Suo marito o compagno (non ha specificato se siete sposati o meno) nella denegata ipotesi di passaggio a miglior vita di Suo marito o compagno (ndr augurandogli che viva per altri 100 anni), nel caso di cointestazione della casa, la di lui quota sarebbe ereditata anche dalla figlia minore nonche' dalla mamma della figlia minore, se moglie, salvo che non sia stata emessa sentenza di divorzio oppure sentenza definitiva di separazione personale giudiziale con addebito alla moglie.
A Sua disposizione anche per valutare la migliore soluzione del caso tenuto conto delle Sue esigenze concrete.
Se vorra' potra' contattare ai miei recapiti telefonici pubblicati su questo portale.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
Gentilissima Utente,
se per entrambi si tratta di prima casa, dal punto di vista prettamente fiscale è indifferente che la casa venga intestata in via esclusiva a Lei oppure cointestata.
Dal punto di vista degli eventuali diritti della figlia minore del Suo compagno o marito (ndr non ha infatti specificato se siete sposati o meno), nell'ipotesi di cointestazione, nel caso di passaggio a miglior vita del Suo compagno o marito (ndr cosi dicendo gli allunghiamo la vita; mi auguro ovviamente che possa vivere per altri 100 anni) la di lui quota di comproprieta' verra' ereditata anche dalla predetta figlia minore e, se sposato anche dalla mamma della minore salvo che sia divorziato oppure sia stata emessa sentenza definitiva di separazione giudiziale con addebito alla miglie.
A Sua completa disposizione anche per consigliarLe la migliore soluzione del caso, tenuto conto delle Sue esigenze.
Se vorra' mi potra' contattare ai miei recapiti telefonici pubblicati su questo portale.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
Gentile signora la figlia del suo compagno concorrera' nell'eredita' del suo compagno. Tuttavia, saro ' felice di fornirle consulenza legale gratuita telefonica. Trovera il mio numero di cellulare digitando su google " avv. Francesco Parise ". Saluti.
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Gentilissima Utente,
se per entrambi trattasi di prima casa, e' irrilevante dal punto di vista prettamente fiscale se intestare l'immobile ad entrambi o ad uno solo.
Per quanto concerne invece il profilo della figlia minore del Suo compagno (o marito), in caso di cointestazione, quando il Suo compagno passera' a miglior vita (ndr augurandovi che viva per altri 100 anni) la di lui quota sara' ereditata anche dalla figlia minore a cui fa cenno nonche' dalla mamma se moglie salvo che sia stata emessa sentenza di separazione giudiziale con addebito (definitiva) oppure sia stata emessa sentenza di divorzio.
A Sua disposizione anche per la valutazione della migliore soluzione in base alle Vs esigenze.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
La cointestazione attribuisce un diritto di cui ogni comproprietario può disporre (anche in via ereditaria per cui la figlia del precedente legame avrà diritti ereditari se il bene è ancora nel patrimonio al momento della morte): questo significa che può vendere la sua quota, ipotecarlo, essere soggetto ad esecuzioni, ecc. Di regola alle cointestazioni (al di fuori di quelle tipiche tra marito e moglie) si ricorre per rendere difficile all'altro comproprietario la possibilità di disporre per intero dell'immobile od anche solo per far valere il denaro investito.
Non c'è una risposta a livello fiscale, a parte quella ovvia secondo cui ciascuno pagherà le proprie imposte in ragione della quota di proprietà e quella che se uno è nullatenente, impossidente e disoccupato potrebbe essere chiamato dall'Agenzia delle Entrate a spiegare come è entrato in possesso del denaro necessario (se la propria quota viene pagata in denaro e non tramite mutuo)
Buongiorno, ciascun intestatario di un immobile, vantando un diritto di proprietà sullo stesso, può esercitare tale diritto nel modo più ampio. Anche a livello ereditario la Parte di immobile di Sua proprietà passa ai suoi eredi. Dal quesito non si evince se siete coniugati o conviventi e quale siano gli interessi giuridici che intende proteggere.
Mi contatti pure, se desidera, ai miei recapiti mail per una consulenza dettagliata e specifica, fornendo tutti gli elementi necessari alla soluzione del caso.
Cordiali saluti
Studio legale Vizzolesi