Posso andare in carcere per minacce a pubblico ufficiale?
Inviata da Artemisia. 7 lug 2015
Posso finire in carcere per aver minacciato un carabiniere? Andrebbe detto che le minacce sono arrivate perché lui ha fatto degli apprezzamenti poco carini su mia madre, ma questo ovviamente passerà in sordina.
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Minacciare un carabiniere, di per sé, non è diverso dal minacciare altri, ove ciò non riguardi la pubblica funzione svolta dal militare, vale a dire non sia, in qualche modo, connessa con lo stesso in quanto pubblico ufficiale.
Se questa connessione manca del tutto, allora ricorrerà solo il reato di minaccia, ex art. 612 c.p., punito con €. 1.032,00 di multa in caso di minaccia semplice, ovvero con la reclusione da 15 gg. ad un anno, in caso di minaccia grave, ossia consistente nel prospettare conseguenze particolarmente pesanti, ad es. una minaccia di morte.
È anche possibile che venga applicata l’aggravante di cui all'art. 61 n. 10 c.p., qualora una qualche connessione con la funzione vi sia, vale a dire se il fatto sia commesso contro un pubblico ufficiale nell'atto o a causa dell’adempimento della sua funzione.
Qualora la connessione sia ancora più specifica, ossia nel caso in cui la minaccia venga posta in essere per costringere a fare un atto contrario ai doveri d’ufficio o ad omettere un atto d’ufficio, ricorrerà il reato di cui all'art. 336 c.p., ossia la violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, punita con la reclusione da sei mesi a cinque anni, che, pero, si riducono alla reclusione fino a tre anni se il fatto è commesso per costringere a compiere un atto d’ufficio o per influire comunque sul pubblico ufficiale.
Detto questo, pur tenendo conto della scarna descrizione del fatto fornita, bisogna ricordare che la condotta offensiva del carabiniere potrebbe dare corso alla scriminante di cui all'art. 393-bis c.p.p., allorché l’epiteto utilizzato e l’intero contesto e la complessiva configurazione della condotta possa essere considerata un arbitrario eccesso delle attribuzioni e sia alla fonte della reazione minacciosa medesima.
Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale (art. 341 bis c.p.) prevede una pena fino a tre anni di reclusione. Ovviamente questo parlando in generale. Se esistono cause di esclusione del reato o delle attenuanti potrò dirglielo solo parlando del suo caso concreto. Tale pena non prevede il carcere, sempre che lei sia incensurato. In ogni caso si dovrà difendere in un processo con l'assistenza necessaria di un difensore.
Per contatti: Avv. Anceschi Alessio
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Il reato di minaccia (art. 612 C.P.) prevede nell'ipotesi di base la sola sanzione pecuniaria della multa fino a € 51,00, per cui va esclusa in radice la possibilità della detenzione. Nella forma aggravata - che tuttavia mi sentirei di escludere in base alle indicazioni da Lei fornite - è prevista invece la reclusione fino ad un anno. Anche in questo caso, però, se si è incensurati viene solitamente concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena, e quindi il rischio di carcerazione è da considerare molto remoto.
Contatti eventualmente lo studio per una valutazione più approfondita del caso.
Cordialmente
Dire che in carcere è molto difficile che ci possa andare. Soprattutto se lei è incensurato.
Che possa ricevere una condanna, sì, è possibile. Ma occorrerebbe capire tutta la dinamica degli eventi.
Io le consiglierei, prima di preoccuparsi, di andare a verificare se è stato aperto un procedimento nei sui confronti. Basta un'istanza ai sensi dell'art. 335 c.p.p.
Gentile Angelo,
Bisognerebbe valutare il caso con più elementi ad ogni modo perché si configuri il reato è necessario che la violenza o la minaccia siano tali da poter costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri o ad omettere un atto d'ufficio.
Il codice prevede la reclusione, ma il reato è perseguibile a querela di parte.
Mi contatti.
Avv. Marina Ligrani