Buongiorno,
Sono padre separato ma non sposato con la madre di mio figlio. È stata emessa una sentenza per la gestione di nostro figlio Leonardo.
Ho sempre rispettato i periodi in cui posso vedere mio figlio (weekend, Pasqua, settimane estive e natalizie)
La mia ex compagna sta prendendo l'abitudine a portarmi sempre prima nostro figlio pretendendo di lasciarlo più tempo con me anche quando li dovrei riportare alla madre!
Non trovo corretto questo comportamento che oltre a non rispettare la sentenza mi causa problematiche negli orari di lavoro.
Come posso arginare questa cosa evitando continui litigi?
Vi ringrazio anticipatamente
RICCARDO
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Egregio sig.Tebaldi,si rivolga ad un avvocato perché inoltri una diffida sollecitate il rispetto delle disposizioni definite dal Tribunale,avvertendo che,oltre a poter richiedere specifiche sanzioni in caso di ulteriore inosservanza,potrà anche esigere una riduzione dell'assegno di mantenimento per il maggiore periodo di permanenza del minore presso di Lei.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Egregio Riccardo,
nei casi -quale il suo- di mancato rispetto delle condizioni stabilite dal Tribunale è possibile formalizzare un ricorso che verifichi e sanzioni il comportamento.
Si rivolga a un legale per la trattazione della questione
Cordialis aluti
Buongiorno.
Quanto disposto nella sentenza per la gestione di vostro figlio è vincolante per entrambi i genitori in egual misura.
Gli orari e le disposizioni previste possono essere variati solo se siete entrambi d'accordo.
Pertanto, nel caso in cui ritenga che la sua ex compagna non rispetti quanto previsto in sentenza, lei ha tutto il diritto di sollecitare e pretendere che la stessa si attenga alle previsioni disposte nel provvedimento.
Questo, però, comporterà inevitabilmente un inasprimento dei vostri rapporti e potrà costituire un possibile motivo di conflitto.
Le consiglio pertanto di parlarne con il suo avvocato per valutare se e in quali modalità sollecitare la madre di suo figlio al rispetto delle disposizioni senza pregiudicare i rapporti esistenti.
Avv. Giada Trincheri