Per quale importo è conveniente fare causa a un debitore?

Inviata da Matteo. 22 set 2015

Il mio inquilino non mi ha pagato 3 affitti, pari a 1800 euro. Se faccio causa fra le spese e il resto e prima che riesco a ottenere uno sfratto ne vale la pena? Gli dico di andarsene e non gli chiedo nulla?

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Buongiorno
Le consiglio di procedere con uno sfratto per morosità e contestuale decreto ingiuntivo. Nella prima fase i costi sono contenuti. Per quanto riguarderà poi l'esecuzione vera e propria dell'ingiunzione, sarà da valutare la posizione patrimoniale del debitore. Una visura al centro per l'impiego, alla Camera di Commercio e al PRA, potrà fornire un quadro abbastanza completo per decidere se è come procedere limitando i costi di esecuzione.
Il nostro Studio si occupa di queste procedure anche on line, sul territorio Nazionale.
A disposizione se decide di contattarci ai recapiti del portale o visitando il nostro sito web.
Cordiali saluti
Avv Annamaria Vizzolesi

Studio Legale Vizzolesi Avvocato a Collecchio

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Gent.mo Signore,
una causa per sfratto e contestuale pagamento dei canoni arretrati costa circa 1500 euro. Ovviamente lei dovrebbe anticipare tali costi, che, in caso di vittoria e quindi di condanna alle spese legali dell' altra parte inadempiente, le saranno rimborsati dall' inquilino moroso.
Se desiderasse essere seguito nella vicenda non esiti a contattarci,
cordiali saluti

Studio legale Morano & partners

Studio legale Morano & partners Avvocato a Roma

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Egregio Sig. Matteo,
le consiglio di procedere con uno sfratto per morosità e contestuale decreto ingiuntivo per i canoni non corrisposti.
I costi dello sfratto sono abbastanza contenuti e comunque recuperabili chiedendo la condanna dell'inquilino alla refusione delle spese legali.
Per quanto riguarderà poi l'esecuzione vera e propria dell'ingiunzione di pagamento, sarà da valutare la posizione patrimoniale del debitore, se l'inquilino è un lavoratore dipendente si può procedere abbastanza agevolmente con un pignoramento presso il datore di lavoro.
Se desidera approfondire la questione può contattarmi, senza impegno, presso i miei recapiti reperibili su Google digitando Avv. Lucilla Navarra o sull'albo degli Avvocati di Roma.
Cordiali saluti.
Avv. Lucilla Navarra

Avv. Lucilla Navarra Avvocato a Roma

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Buongiorno,
Le consiglio di procedere con sfratto per morosità chiedendo contestualmente l'emissione di decreto ingiuntivo per i canoni maturati e non corrisposti.
In tal modo potrà ottenere celermente provvedimento di rilascio dell'immobile; per il recupero dei canoni non corrisposti, una volta ottenuto il decreto ingiuntivo, potrà procedere con pignoramento (la strada più agevole è l'esecuzione presso terzi)
Rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento e per eventuale assistenza ai recepiti indicati nel portale Le invio cordiali saluti
Avv. Enrico Lo Presti

Avv. Enrico Lo Presti Avvocato a Palermo

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Deve procedere con sfratto per morosità e richiesta di decreto ingiuntivo. Almeno libera l'immobile e ha la possibilità di locarlo nuovamente. Se poi sa dove lavora il suo inquilino riesce anche a recuperare le spese e gli affitti persi.

Resto a disposizione

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Egregio Signor Matteo,
secondo il mio parere può essere utile procedere con sfratto per morosità e contestuale convalida nel quale è possibile anche richiedere l'emissione di un decreto ingiuntivo per i canoni scaduti.
I tempi di uno sfratto possono essere relativamente brevi, tra la notifica dell'atto e l'esecuzione non intecorrono più di tre/quattro mesi, almeno nel Foro di Piacenza e di Lodi.
Se il suo inquilino fosse dipendente, è possibile sulla base del decreto ingiuntivo, recuperare i canoni scaduti, l'eventuale quota di spese condominiali e le spese legali dello sfratto, pignorando un quinto dello stipendio.
Mi contatti comunque per qualisasi ulteriore precisazione.
Cordiali saluti
Avv. Antonio Ruspaggiari

Studio Legale Associato Ruspaggiari Avvocato a Piacenza

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Egrego signore,
circa il quesito proposto è bene tenere conto della durata del contratto, al fine di un'azione più mirata; infatti se il debitore, diciamo "in corso d'opera", salda lo scoperto (come speso accade in udienza) può continuare a permanere nell'immobile non potendo la scadenza naturale essere modificata. Circa l'importo, potrebbe essere richiesto il decreto ingiuntivo presso il Giudice di Pace competente, per valore (competenza sino a euro 5.000,00) come affermato dalla Cassazione SS.UU del 21.06.2011 che ha fornito una valida ricostruzione della casistica - con un contenimento dei costi.
Perdurando la morosità può essere effettuato il pignoramento presso terzi (Banca o Posta delle somme riconducibili al debitore, reddito da pensione, stipendi, depositi effettuati su conto corrente, etc).
Distinti saluti

Avv. Felice Bruni - Catanzaro

Avv. Felice Bruni Avvocato a Catanzaro

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Gentilissimo Matteo,
la risposta alla Sua domanda dipende ovviamente dalla solvibilità del debitore ovvero se il debitore ha beni mobili (ndr immagino non vi siano beni immobili e, comunque per un importo così esiguo non sarebbe conveniente nè opportuno inoltrare un'azione di espropriazione forzata immobiliare) utilmente pignorabili. Per esempio sarebbe ideale che l'inquilino fosse una lavoratore subordinato: in tal caso potrebbe procedere col pignoramento dello stipendio.
Occorre pertanto fare questa valutazione preliminare.
In caso di risposta positiva alla predetta valutazione, tenga conto che è possibile, contestualmente alla procedura di sfratto per morosità, richiedere al Tribunale l'emissione del decreto ingiuntivo per il pagamento dei canoni scaduti e non pagati. In buona sostanza con una sola procedura Lei otterrebbe sia il tutolo esecutivo per procedere con lo sfratto sia il titolo esecutivo per recuperare il Suo credito. Con conseguente risparmio a titolo di spese processuali.
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessità. Se vorrà, mi potrà contattare ai miei recapiti telefonici che trova pubblicati su questo portale.
Cordialmente.

Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)

Avv. Silvia Parrini Avvocato a Cascina

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