Per la divisione di una eredità di un parente che non ha lasciato testamento, è stata fatta una scrittura privata, dopo estrazione a sorte dei beni ereditati dai parenti, nello studio di un geometra.
Purtroppo la scittura privata è lacunosa e suscettibile di diverse interpretazioni, anche se è stata firmata.
Noi vorremmo impugnare questa scrittura privata perchè non è stato fatto un verbale al momento dell'estrazione.
E' possibile richiedere di rifare la divisione a causa della mancanza di questo verbale ?
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Suppongo che nessuno di voi coeredi che avete firmato la scrittura privata di divisione sia legittimario, cioè coniuge o figlio del defunto.
La scrittura privata può valere - ma una risposta corretta può essere data soltanto esaminando tale scrittura e verificando quale sia il vostro grado di parentela con il defunto - come accordo di scioglimento, che però va formalizzato per atto pubblico davanti a un notaio o, nel caso di disaccordo, mediante azione giudiziaria di scioglimento della comunione ereditaria.
Cordialmente
Buongiorno,
se chi muore non lascia un testamento, si seguono le regole della successione legittima.
Immagino, quindi, che la divisione dei beni - formalizzata nella scrittura privata - sia stata fatta solo ed esclusivamente dagli eredi legittimi.
Detto questo, è evidente che se l'estrazione a sorte dei beni ha comportato una lesione della legittima, il coerede leso può agire in giudizio.
Inoltre, se nella scrittura (che sarebbe opportuno leggere) vi sono clausole contra legem, o di dubbia interpretazione, essa può essere impugnata.
Mi permetta una osservazione: l'estrazione a sorte dei beni ereditari l'avrei proprio evitata; meglio sarebbe stato rivolgersi ad un Notaio, oppure ad un Avvocato, almeno per quanto riguarda la redazione della scrittura privata.
Sono a Sua disposizione per ogni chiarimento.
Saluti.
Avv. Luca Grassini.
Per una risposta compiuta sarebbe necessario visionare la scrittura ed avere chiarimenti in merito allo svolgimento dei fatti.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari
Gentile signor Alessandro,
per poter impugnare e chiedere l'annullamento di un accordo è necessario che vi siano dei presupposti di legge, quali ad esempio errore o dolo.
Così come lei rappresenta la situazione non è possibile dare una risposta esaustiva.
Cordiali saluti.
avv. Emanuela Costa
Venezia
Ci potrebbero essere dei motivi per far venire meno l'accordo già sottoscritto. Tuttavia per esserne certi andrebbe esaminata la scrittura già redatta e capire meglio come si è svolta l'estrazione.