Buonasera, volevo sapere una cosa riguardo alla decadenza della patria potestà.
Io vivo con mia madre, mio padre ci abbandonò da quando avevo 1 anno e mezzo, si è rifatto vivo ogni tanto ma non ha mai provveduto a noi, non ha mai contribuito a niente sia per istruzione o altro anzi ha solo creato problemi, io adesso ho 20 anni e vorrei cambiare il cognome che ho, proprio perché non voglio avere nulla a che fare con lui, ma mia madre quando ha divorziato da lui ha solo l'affidamento su di noi, non ha mai reclamato per fargli perdere la patria podestà, volevo sapere per cambiare cognome va bene anche i documenti dell'affidamento o per forza qualcosa che attesti che mio padre non ha più questa patria? O almeno se in questi anni l'ha persa a prescindere.
Grazie in anticipo
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo,
nessuno perde la patria potestà d'ufficio e "a prescindere" come scrive Lei stesso. Ci vuole sempre un'istanza tendente a dimostrare che detto genitore negli anni si è sempre disinteressato al figlio, e se ci sono provvedimenti del Tribunale in sede di separazione e divorzio vanno valutati bene. Per quanto riguarda il cognome, l'istanza va fatta comunque in contraddittorio sia col padre - che potrebbe opporsi al fatto - che con la madre, la quale dovrà assentire all'assunzione o aggiunta del cognome proprio da nubile. Mi faccia sapere.
Gentile Ilaria,certamente per avere l'autorizzazione al cambiamento del cognome non basta comprovare l'aafido esclusivo a Sua madre ma occorre almeno provare l'assoluta assenza di qualsivoglia rapporto e la totale violazione di tutti i doveri genitoriali;valuti anche la possibilità, più facile da conseguire,di aggiungere il cognome di Sua madre,che si è sobbarcata ogni cura.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile Ilaria,
la responsabilità genitoriale ( patria potestà) non sussiste più essendo Lei maggiorenne. Sussiste però, ritenendo che lei non sia ancora autonoma economicamente, un Suo diritto disgiunto dal diritto di Sua madre convivente a richiedere la determinazione di un assegno di mantenimento che vale per il futuro ovvero fino a quando Lei non diverrà autonoma economicamente. A ciò deve aggiungersi che Lei che non ha ricevuto alcun mantenimento dal padre potrà, se ne sussistono gli estremi, agire per il risarcimento del danno patito.
Quanto all'istanza al Prefetto per cambiare il cognome tra i documenti da presentare ci dovrà essere la dichiarazione di assenso anche della mamma in quanto presumibilmente chiederà di prendere il suo cognome .
E' bene che suo padre sia informato per tempo della sua volontà di cambiare cognome anche se l’istanza potrebbe essere depositata senza la necessità di dover informare il padre che verrà a conoscenza della richiesta durante i 30 giorni nei quali l'istanza sarà affissa.
Suo padre ha la possibilità di opporsi alla modifica del cognome.
Cordiali saluti