Obbligo di ospitalità anche per cambio residenza?

Inviata da FILIPPO. 24 feb 2017 Diritto dell'immigrazione

Salve, grazie in anticipo per l' attenzione.
Ieri mi è pervenuta una multa di 300 euro per aver dato ospitalità alla mia ragazza straniera, con permesso a tempo indeterminato, senza avvertire le autorità entro 48 ore. Il punto è che lei ha semplicemente fatto il cambio di residenza da casa di sua madre a casa mia, quindi che senso ha comunicare ai vigili l'ospitalità? Non la sto ospitando, si è trasferita da me. Quindi è lecita questa multa? Grazie. A disposizione per ulteriori dettagli e chiarimenti.

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Egregio Sig. Filippo,credo che la multa sia purtroppo inevitabile,anche in ragione della ratio della normativa,dettata da ragioni di sicurezza.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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L'art. 12, D.L. n. 59/78 convertito nella legge 191/78 così recita: "chiunque cede la proprietà od il godimento o a qualunque altro titolo consente, per un periodo superiore al mese, l'uso esclusivo di un fabbricato o di una parte di esso, ha l'obbligo di comunicarlo all'Autorità locale di pubblica sicurezza entro 48 ore dalla consegna dell'immobile".

Questa norma si applica in generale a qualsiasi soggetto si voglia ospitare (quindi anche ai cittadini italiani).

L'art. 7, D.lgs. n. 286/98 così recita: "chiunque, a qualsiasi titolo, dà alloggio ovvero ospita uno straniero o apolide, anche se parente o affine, ovvero cede allo stesso la proprietà o il godimento di beni immobili, rustici o urbani, posti nel territorio dello Stato, è tenuto a darne comunicazione scritta, entro quarantotto ore, all'autorità locale di pubblica sicurezza".

La differenza è che, nel caso di cittadino italiano, la dichiarazione di ospitalità da rendere entro 48 ore, va fatta solo qualora tale ospitalità si protragga per più di 30 giorni; per il cittadino straniero la cessione va fatta a prescindere dalla durata della sua permanenza presso il proprio immobile.
Però, è anche vero che il trasferimento di residenza comporta già la comunicazione al comune e quindi si potrebbe sostenere che non vi era l'elemento psicologico della violazione , ritenendo in buona fede già assolto automaticamente tale obbligo.

Avv. Antonio Cesarini Avvocato a Bergamo

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