Muffa in appartsmento affittato

Inviata da Simonetti. 20 nov 2019

Sono proprietaria di un appartamento che affitto dal 2007. L inquilino che abita nell'appartamento da gennaio 2019 a novembre mi comunica che ha muffa in casa e chiede sopraluogo a usl e si sta facendo fare certificati medici per danni alla salute propria e del bambino.
Io ho contattato un termotecnico che ha fatto sopraluogo e mi ha detto che è un problema di mancata areazione.
Vorrei sapere se, dopo il sopraluogo usl, se confermano i possibili danni per la salute, io posso chiedere all inquilino di andarsene per evitare di protrarre i danni alla salute (anche se il problema è causato dalla sua mancata areazione).

Ulteriore nota gli inquilini non mi hanno pagato il 50% se lo affitto di luglio, tutto l affitto di settembre e probabilmente non mi pagano l affitto di novembre.

Nel caso di sfratto per morosità quali sono i tempi ed i costi e posso , con lo sfratto per morosità, se non se ne vanno, non essere responsabile del protrarsi dei danni alla salute.

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Buongiorno,
È prioritario individuare le cause dell'infiltrazione di umidità per poter conseguentemente determinare su chi ricade l'obbligo di intervento.
Laddove fosse necessario installare un impianto di areazione, tale incombente sarà a carico della proprietà, rientrando nella manutenzione straordinaria.Sempre in tale ipotesi la proprietà dovrà consentire una riduzione del canone a causa del limitato godimento del bene o addirittura la sospensione del canone in caso di impossibilità di godimento per il rischio alla salute dei conduttori.
Laddove invece la soluzione al problema non sia quella anzidetta, ma sia sufficiente una maggiore areazione dei locali - il che mi pare possa essere escluso, allora la proprietà non avrà obblighi di sorta.
In sintesi quindi non si può prescindere da un accertamento tecnico, sia stragiudiziale tramite un sopralluogo congiunto, oppure nelle forme procedurali dell'A.T.P. o del 696bis.
Ritengo in questa fase piuttosto rischioso proporre uno sfratto, per quanto legittimo visto il pagamento parziale dei canoni, in quanto verrebbe certamente opposto dal conduttore. Rilevo comunque che questi non è legittimato a sospendere il pagamento,neppure parziale del canone.
Il costo dello sfratto è di circa 2000-2500 euro oltre accessori di legge e spese vive.
Resto a disposizione salutandola cordialmente.

Studio legale Metello Favi Avvocato a Firenze

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Buonasera
la vicenda è molto delicata e le consiglio di rivolgersi ad un avvocato ed iniziare quanto prima la procedura di sfratto.
Il suo inquilino pur di non pagare il canone sta mettendo in atto delle manovre scorrette.
Per qualsiasi informazione resto a disposizione
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino (Lucca)

Avv. Maria Sannino Avvocato a Lucca

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Buongiorno. Può certamente procedere con lo sfratto per morosità tenuto conto che la morosità del conduttore è conclamata. I tempi per ottenere il provvedimento sono brevi ( un paio di mesi), mentre per ottenere la liberazione dell'immobile sulla base del provvedimento del Giudice dipende da dove vive ( se trattasi di città o paese) e anche dai tempi degli ufficiali giudiziari ( essendo loro che provvedono materialmente alla liberazione). Valuti che il conduttore potrebbe anche aver adottato la strategia di contestare l'insalubrità dell'immobile per non pagare il canone; valuti altresì che dinanzi il Giudice dello sfratto il conduttore potrebbe opporsi sostenendo che gli ambienti sono insalubri. In questo caso il Giudice con buone probabilità disporrebbe comunque lo sfratto disponendo altresì la prosecuzione del giudizio per le questioni sollevate dall'inquilino. Intanto però l'inquilino dovrebbe appunto liberare l'immobile. Quanto alla presenza delle muffe, dovrebbe rivolgersi a tecnici specializzati ( vi sono vari tipi di muffe) che sarebbero anche in grado di rilevare le cause. Detti tenici potrebbero redigerle una " perizia" da esibire al Giudice, nel caso .. Io in un caso analogo ho proceduto in tal senso. Saluti. Avv. Angela Galavotti

Avv. Galavotti Angela Avvocato a Concordia sulla Secchia

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Gentile Signora Simonetti,
il fatto che Lei affitti l'appartamento da parecchio tempo nonchè che sia stata rilevata la mancanza di aereazione sono due componenti importanti da valutare in futuro per una eventuale richiesta da parte del conduttore di risarcimento dei danni che nulla ha a che vedere con il mancato pagamento dei canoni. Nella Sua descrizione poi non fa riferimento se il primo mancato pagamento del 50% dell'affitto di luglio sia dipeso dalla motivazione dell'umidità. Comunque passando all'argomento sfratto per morosità i tempi approsimativamente variano da 2/3 considerando i tempi necessari e obbligatori dopo la notifica di 20 giorni ex art 660 ,4 comma c.p.c... E' da inviare prima di iniziare il procedimento una raccomandata a.r. di messa in mora per il pagamento dei canoni scaduti. Il costo dipende dall'ammontare dei canoni insoluti come il contributo unificato ( che da Euro 1.100 a euro 5.200 è di Euro 49, e da 5.201 di Euro 118,5).
A disposizione

Avv. Emanuela Pesce Avvocato a Milano

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Le consiglio di intimare lo sfratto per morosità, il costo è legato ai canoni che si sono accumulati, ma in ogni caso prima procede e prima lo libera. Se dovesse fare opposizione per il fatto dell'umidità, può sempre chiedere ordinanza provvisoria di rilascio. Dalla notifica all'udienza occorre lasciare almeno 20 giorni, poi dalla convalida si può procedere dopo 1 mese, e si ottiene la liberazione in qualche mese a secondo della zona. Resto a disposizione

Studio Legale Avv. Laura Ferrari Avvocato a Novara

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Buongiorno,
i danni alla salute he possano essere - qualora dimostrati - stati causati dalla conduzione dell'immobile in oggetto, non sono a lei imputabili qualora dimostri che la causa sia stata la mancata areazione (cio' in una eventuale causa per risarcimenti del danno). Per quanto riguarda lo sfratto per morosità i tempi dipendono da Tribunale a Tribunale...in ogni caso non meno di 4 mesi in media se solo si considera che alla udienza di comparizione parti l'inquilino potrebbe richiedere al Giudice un termine di grazia che è il termine per sanare la morosita' che puo' andare da un minimo di 60 ad un massimo di 90 giorni.
Le consiglio di attivarsi in tempo. Avv Giorgia Ricci

Avv. Giorgia Ricci Avvocato a Perugia

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Gentile Signora, la legge è molto rigorosa circa i problemi di muffa all'interno degli immobili oggetto di locazione. Se vuoLe sentirsi più tranquilla, Le consiglierei, prima di tutto, di invitare parte conduttrice a far intervenire anche tecnico incaricato dalla medesima per un ulteriore sopralluogo al fine di verificare se i due esiti coincidono.
Per quanto concerne lo sfratto, i tempi variano da tribunale a tribunale, ma non sono proprio brevi, soprattutto se in casa vivono dei bambini.
Ad ogni modo, la questione è abbastanza articolata e sono vari gli aspetti che andrebbero chiariti. Lo studio legale ha acquisito una pregressa esperienza in problematiche di questo genere, per cui se necessita di una consulenza più approfondita resto a disposizione.

Distinti saluti
Avv. Paola Cipriani

Avv. Paola Cipriani Avvocato a Milano

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Le problematiche sono di due differenti ordini.
La prima, relativa alla muffa, deve essere subito affrontata dal proprietario dell'immobile al fine di verificare la reale sussistenza del problema lamentato dall'inquilino. A tal fine consiglio di fare effettuare un sopralluogo tecnico da un professionista (ingegnere o geometra) che certifichi l'oggettivo stato dei luoghi, le eventuali cause della presenza della muffa, e suggerisca gli opportuni rimedi. Se essi saranno adducibili al comportamento dell'inquilino, lo stesso dovrà essere immediatamente reso edotto ed invitato a porre in essere tutte le opportune cautele suggerite dal tecnico. Se le cause dovessero essere adducibili a difetti dell'immobile il proprietario dovrà subito attivarsi per la loro eliminazione.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, l'inquilino non può automaticamente ridurre il canone di locazione ma dovrà essere, all'uopo, autorizzato dal Giudice a seguito di apposito procedimento.
Dopo avere effettuato gli incombenti relativi al primo aspetto della vicenda, il proprietario potrà agire in giudizio con sfratto per morosità, ma solo dopo avere preventivamente richiesto all'inquilino, a mezzo raccomandata A.R., il pagamento delle differenze dovute a titolo di canone di locazione.
I costi della procedura di sfratto variano a seconda del valore della causa.
Si rivolga ad un avvocato della sua città, esperto in materia il quale saprà sicuramente consigliarle la migliore soluzione.
Consiglio il proprietario, di attivarsi con la massima sollecitudine.

Avv. Antonello GUIDO - MATRIMONIALISTA DIVORZISTA, DIRITTO DI FAMIGLIA Avvocato a Catania

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Buongiorno, se l’appartamento è in regola con abitabilità e gli impianti sono a norma, non dovrebbero esserci problemi per recuperare la morosità e/o procedere con lo sfratto. I tempi variano da città a città per l’esecuzione dello sfratto, ma il provvedimento di sfratto (convalida) si ottiene in un paio di mesi al massimo. I costi dipendono dal canone. Disponibile per ulteriori chiarimenti, saluto cordialmente.

Studio Legale Amoroso Avvocato a Milano

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Gentile Simonetti,
Sicuramente può agire per uno sfratto per morosità e liberare l'immobile di sua proprietà.
In quella sede l'inquilino non potrà chiedere eventualmente danni per l'umidità, potrà farlo, qualora ne avesse le certificazioni adatte, chiederlo in un apposito procedimento da istaurarsi in tribunale.
In ogni caso nell'eventualità che faccia un'azione per i danni alla salute dovrà avere certificazione da tecnico pubblico che il tasso di umidità è talmente alto da cagionare delle malattie anche queste da certificarsi.
Non può fare una richiesta di danni se non fornisce prova del nesso tra umidità e danno alla salute.
Per quel che racconta mi sembra alcuanto improbabile.
AVV Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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Buongiorno
nel suo interesse sarebbe opportuno rivolgersi ad un avvocato per farsi tutelare in quando è necessario che il legale intervenga con una lettera anche per chiedere il pagamento dei canoni arretrati oltre che per contestare i problemi di muffa. Ci venga a trovare senza impegno.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino (Lucca)

Avv. Maria Sannino Avvocato a Lucca

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Indipendentemente dallo stato dell'immobile devono pagare il canone lei può sicuramente in questo momento fare sfratto per morosità. I tempi non li so dire dipende anche dal suo tribunale e dagli ufficiali giudiziari di zona, potrei dire 6 mesi da oggi.
I d'anni prima di tutto dovranno essere provati come provata dovrà essere la responsabilità e la salubrità della casa, lei faccia scrivere la relazione da parte del suo tecnico.
Non esiti a contattarmi per ulteriori dettagli e chiarimenti.
Saluti
Avvocato Monica Ghiloni

Monica Ghiloni Avvocato Avvocato a Carrara

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