Mancata assunzione dopo accordo pre-contrattuale

Inviata da Camila. 17 dic 2019

Buonasera,
Ho eseguito due colloqui presso un datore di lavoro che sembrava molto entusiasta nei miei confronti, sono anche state richieste referenze. Dopo aver ricevuto la richiesta dei miei documenti con l'intenzione di assunzione:

1. in data 12/12(giovedì) ho ricevuto la proposta ufficiale di assunzione via email con job offer con oggetto: accordo pre-contrattuale per un contratto di impiego a tempo determinato. La proposta includeva compenso, sede di lavoro, i miei dati quali carta di identità e codice fiscale, data di inizio e fine, possibilità di rinnovo, compenso netto mensile, tredicesima, TFR, orario di lavoro e benefit.
Durante i 2 colloqui mi era stata assicurata la possibilità, quasi la certezza, di essere assunta a tempo indeterminato alla fine del primo anno di lavoro, ed essendo io attualmente impiegata altrove sapevano bene la mia situazione economica e le condizioni grazie alle quali avrei accettato senza problemi.

2. In data 13/12(venerdì) ho chiamato per chiedere se fosse possibile ottenere un piccolo aumento e la possibilità di inserire l'inserimento a tempo indeterminato nella lettera, oltre al richiedere il livello di inquadramento. Mi è stato detto di inviare comunque un email con le richieste ufficiali. 1 ora dopo la telefonata ho ricevuto email di conferma con l'inserimento a tempo indeterminato e il livello di inquadramento CCNL.

3. In data 16/12(lunedì) alle ore 9 ho inviato l'email con le richieste ufficiali:
"Rimango in attesa della vostra nuova proposta che includa quanto indicato nella vostra email precedente.
Lavorare per la vostra azienda è sicuramente la mia prima scelta, sebbene facendo un paragone tra il mio compenso annuale attuale e la vostra offerta, trovo una differenza di circa euro 2.500 netti a mio sfavore. Vorrei chiedervi se fosse possibile venirmi in contro facendo un ulteriore sforzo da parte vostra.
Vi ringrazio per la disponibilità e sono certa riusciremo a trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti."

4. Alle ore 15.00 dello stesso giorno ricevo la seguente email: "La job offer inviata rappresentava già la nostra migliore offerta ma purtroppo per ragioni sopravvenute ci troviamo nostro malgrado a dover ritirare la proposta."

5. ho provato a contattarli telefonicamente senza ricevere risposta, e dunque ho inviato la seguente email: "quest’ultima richiesta non determinava la mia accettazione o meno dell’offerta, mi sembrava comunque giusto fare un tentativo come da prassi nelle trattative. Rinnovo il mio interesse e la mia serietà nell'entrare a far parte del vostro team quanto prima alle condizioni accordate venerdì 13 Dicembre. Qualora fossero sopraggiunte ulteriori motivazioni che vi portano a dover ritirare l’offerta mi dispiace molto e spero comunque di poterne discutere a voce con voi."

Oggi, 17/12 ore 17.14, non ho ancora ricevuto risposta all'email ne una telefonata e sono molto contrariata.

Vorrei capire se fosse possibile far causa per danni morali, e se si a quanto ammonterebbe la spesa e il risarcimento (circa). Io nel frattempo ho parlato con il mio datore di lavoro attuale dicendogli che avevo ottenuto un'altra proposta di lavoro, non ho dato ancora le dimissioni ma ora sanno che voglio cambiare, e questo gioca a mio sfavore dato che non ho più la certezza di essere rinnovata a tempo indeterminato (attualmente ho un apprendistato).

Cosa posso fare?
Vi ringrazio molto.

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Miglior risposta

Buongiorno,
Lei ha subito un danno che è giuridicamente rilevante, e che implica una responsabilità del suo "sperato" datore, una cd. responsabilità precontrattuale.
Pertanto, lei ha diritto ad un risarcimento, come ha detto lei per dei danni morali (anche se tecnicamente la qualificazione è più complessa e comprende altre forme di danno), non ha però diritto a che venga instaurato il rapporto di lavoro nuovo, a meno che non vi sia traccia di ulteriori elementi qui non scritti.
Prenda quel che le ho detto con le pinze, in quanto la questione è ricca di dettagli che vanno esaminati direttamente da un legale in quanto sono individuabili due o tre momenti della narrazione che ha fatto che potrebbero rivelarsi decisivi per una sua maggiore o minore tutela, e con essa un'eventuale mutazione del titolo di risarcimento (e mi riferisco nello specifico al contenuto delle varie comunicazioni, alla reazione del suo attuale datore, ed altri elementi rilevanti non scritti).
Se vuole una tutela e una illustrazione nel dettaglio di come procedere ha senza dubbio bisogno di discutere, carte e comunicazioni alla mano, con un legale che le possa esaminare.
Cordiali Saluti
MB, Studio legale - Avvocato Dimitri Barbera

Avv. Dimitri Barbera Avvocato a Milano

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