Lesione legittima particolare e successione con beneficio d’inventario

Buongiorno,
In qualità di unica erede legittima di mia mamma (figlia unica dei suoi genitori) e mancata anticipatamente, ero l’unica erede legittima anche a seguito della morte degli dei nonni, essendo io l’unica nipote e non avendo loro altri figli.
Alla morte della nonna, avvenuta ad un anno di distanza da quella di mia mamma, non ho osato chiedere nulla al nonno.
Passato un altro anno circa anche lui è venuto a mancare, restando quindi io, all’epoca 25enne, l’ultima in asse diretta.
Un cugino di secondo grado si è però presentato a casa asserendo quasi tutto fosse suo e che in due giorni (era sabato… ) avrei dovuto presentarmi dal notaio a firmare la successione.
Di fretta e furia trovai l’unico legale disponibile ad assistermi, la quale venne con me dal notaio e si accorse dei tanti problemi.
Prima di tutto le pretese di questo cugino di secondo grado secondo lei non erano le volontà del nonno, e di fatto era stata lesa la mia legittima alla morte della nonna, in quanto la metà di tutto il suo patrimonio sarebbe spettata a me, e l’altra al nonno, il quale invece ereditò il 100%, quota su cui il cugino rivaleva la sua parte da testamento. Inoltre questo cugino di secondo grado, sempre alla morte della nonna, con delega del nonno, si era presentato in comune e aveva dichiarato il falso! Aveva indicato non ci fosse alcun erede. E lo stesso aveva giurato davanti al notaio, il quale a sua volta non ha evidentemente investigato bene ponendo semplici domande a mio nonno.
Ne è conseguita una vicenda intensa alla fine della quale mi è stato detto di fare una accettazione beneficiata, ma ciò non ha portato davvero a nulla di positivo per me. Non ci sono creditori, ma io non ne ho avuto nulla, solo spese legali e limitazioni in più, come ora che vorrei vendere la casa che ho ereditato.
Vorrei capire se, alla luce del fatto abbia prova questo cugino di secondo grado abbia volutamente dichiarato il falso sui documenti ufficiali, del comune incluso, non sia di fatto accusabile di qualche reato e non possa provare le sue intenzioni poco limpide nell’ aver agito in questo modo a pochi mesi dalla morte del nonno, incluso portarlo da un medico a farsi fare un foglio che ne certificasse la capacità di intendere e volere.
Esiste un modo per ribaltare questa situazione e rimettere in discussione tutto nonostante abbia accettato con beneficio di inventario?
È legale una persona che ha sicuramente -con prove scritte e dichiarazioni- mentito per un tornaconto personale, abbia ancora diritto ad ottenere l’eredità contenente anche la mia quota di legittima? Perché ha pensato bene di togliere dall’asse ereditario una grossa fetta sfruttando polizze sulla vita e donazioni (a due mesi dalla morte) in modo che la mia legittima non potesse più valere su di esse.
Per finire: davvero delle polizze sulla vita non è possibile sapere chi è stato il beneficiario? È legale le assicurazioni stipulino assicurazioni sulla vita ad un novantenne malato e con la badante da anni? Potrei agire legalmente contro l’assicurazione?
Specifico siano passati 7 anni dall’accettazione e dalla successione.
Vi ringrazio