Legge antisuicidi: chi mi può aiutare?

Inviata da Martino. 20 ott 2015

Ho scoperto tramite un articolo su questo sito l'esistenza della legge antisuicidi. Purtroppo però sono un cosiddetto soggetto fallibile, esiste un modo per usufruirne comunque? Aiutatemi, sono quasi sul lastrico...

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Gentile martino,

Le consiglio di guardare la mia videonota, su questo portale, relativa alla ristrutturazione del debito e all'esdebitamento.

Resto a disposizione e porgo cordiali saluti,

avv. Giovanni Bonomo

Avv. Giovanni Bonomo Avvocato a Milano

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Gentile Sig. Martino,
La normativa a cui Lei fa riferimento è quella della Legge 27 gennaio 2012 n°3, che prevede, al Capo II, l'esperibilità di un complesso, ma utilissimo procedimento attraverso il quale soggetti particolarmente indebitati possono proporre ai loro creditori la composizione della crisi e concludere con gli stessi un accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti sulla base di un piano di rientro o, in alternativa, anche attraverso la liquidazione del patrimonio.
L'accesso a questo tipo di procedimento (detto di “esdebitazione”) è, però, ammesso soltanto per le situazioni di sovraindebitamento non soggette né assoggettabili alle classiche procedure concorsuali (fallimento e concordato preventivo) previste dalla Legge Fallimentare; potranno, dunque, approfittare della normativa in oggetto i piccoli imprenditori, i professionisti, gli artigiani, ma anche i privati cittadini (cosiddetti “consumatori”) che abbiano assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Non potranno, invece, essere ammessi alle procedure previste dalla legge di cui parliamo, le imprese commerciali soggette alle disposizioni sul fallimento secondo quanto previsto dall'art.1 della Legge 16 marzo 1942 n°267.
La prima cosa che Lei dovrà, perciò, preoccuparsi di fare è verificare se la sua impresa sia davvero un soggetto fallibile o se, in ipotesi, abbia tutti i requisiti (indicati alle lettere a, b, e c del secondo comma del sopra ricordato art. 1) per essere sottratta alla normativa sul fallimento; requisiti che, sostanzialmente, dipendono dall'entità dell'attivo patrimoniale e dai ricavi degli ultimi anni, nonché dall'ammontare complessivo dei debiti.
Trattandosi di materia assai complessa e delicata, sia sul piano legale che su quello contabile, le consiglio di approfondire le sue problematiche con professionisti esperti in entrambi gli ambiti (avvocati e commercialisti di sua fiducia).
Manifestandole solidarietà per il difficile momento che sta vivendo, la saluto cordialmente.

Avv. Davide Pozzoli

Studio Legale Avv. Davide Pozzoli Avvocato a Alessandria

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