L'avv.to cambia gli accordi di pagamento intrapresi verbalmente,è responsabile?
Un'avvocato in fase di consulenza si accorda per il pagamento viste le condizione economiche, con la seguente affermazione: la cifra p.es. € 1500 quando vuoi e come vuoi. C'è un testimone. Il cliente non si accetta la richiesta formulata dall'avvocato in merito al procedimento oggetto della prestazione e decide di revocare l'incarico perché questo avvocato ritiene non sia possibili intraprendere altre strade. Successivamente mi invia un preventivo e richiede il pagamento di € 2000 invece di € 1500 e la prestazione non è stata neanche terminata.
Inoltre durante n. 2 appuntamenti dice parolacce. Inoltre gli richiede di firmare per il ritiro del fascicolo anche l'accettazione del pagamento ad € 2000 e da versare entro 7 giorni. Il cliente preso dal nervosismo della prossima udienza ravvicinata di circa 10 giorni ( dalla necessità di ottenere il fascicolo subito perché necessario per altro avvocato e sentitosi offeso dalle parolacce firma la sua richiesta momentanea inclusa nel ritiro del fascicolo. E' possibile opporsi a questa richiesta di denaro imminente avendo comunque firmato l'accettazione? C'è un testimone.