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Inviata da Daniele72. 5 mag 2023 Diritto processuale

Salve mio figlio a preso una condanna di 5 anni e 4 mesi in primo grado dopo aver fatto 2 mesi di carcere, articolo 73 comma 4 e articolo 80. Primo reato e 19 anni adesso sta agli arresti domiciliari, però la condanna mi pare veramente eccessiva in appello si può sperare in un abbasso di condanna importante almeno a 3.5/4 anni?

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Gentile utente, partendo dal presupposto che senza conoscere gli atti processuali è difficile rispondere adeguatamente.
Ad ogni modo, se in primo grado il Giudice ha ritenuto di non dover concedere le circostanze attenuanti generiche, queste, qualora vengano concesse in Appello, farebbero "scendere" la pena sui 4 anni e 5 mesi.
Successivamente, con il presofferto maturato eviterebbe di rientrare in carcere.
La saluto.
Avv. Francesco Bellocchio

Studio Legale - Avv. Francesco Bellocchio Avvocato a Taranto

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Buonasera,attraverso l'esame degli atti processuali può valutarsi la congruità della pena e l'eventuale modifica in sede di appello,anche considerando che nel giudizio di appello spesso si può raggiungere un trattamento sanzionatorio più favorevole,se la condotta successiva al reato è stata buona..zCordialmente avv.Alfredo Guarino

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Gent.mo, a riscontro Sua, la funzione del giudizio d'appello è quella di rilevare quelli che vengono definiti "errori" nella sentenza di primo grado.
Ritenere una pena eccessiva non può considerarsi un errore, in quanto il giudice, nella redazione della sentenza inserisce le c.d. motivazioni che hanno portato al computo della pena.
Tuttavia, qualora fosse Sua intenzione incardinare un giudizio d'appello, si potrebbe valutare la possibilità di presentare il medesimo adducendo l'evcessività del trattamento sanzionatorio, valutandone preventivamente la realtà della circostanza.
Non esiti a contattarmi per ulteriori chiarimenti.
Cordialità

Avvocato Domenico Tropeano Avvocato a Bologna

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Queste domande magari sarebbe più utile che le facesse all'avvocato che ha seguito e/o segue suo figlio, posto che dalla domanda non si capisce neanche se suo figlio stà espiando una pena definitiva o una misura cautelare e se siano decorsi o meno i termini per proporre appello.
Avv Matteo Rondina

Avv. Matteo Rondina Avvocato a Fano

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