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Inviata da rossi mario. 11 set 2016 Separazione

Buonasera,
Sono sposato da 15 anni ho due bambini una di 12 ed il maschietto di 10 anni, il 3 agosto scorso mia moglie leggendo un mio messaggio sul telefonino ha tratto la conclusione che la tradivo, ha preso i bambini e se ne è andata dai propri genitori. Ha aperto un conto corrente ed ha preteso un bonifico dei metà dei nostri risparmi. Ora dopo un mese predende che lasci casa (di cui pago oltre mille euro di mutuo) e che me ne vada in casa d'affitto e vuole una separazione a suo dire consensuale. Volevo sapere come comportarmi e a cosa vado incontro.

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Buongiorno Sig. Mario,
nel Suo caso Le consigliamo di rivolgersi ad un legale di fiducia che La tuteli in sede di separazione, in modo che, qualora fosse consensuale per il bene comune e dei vostri figli, anche i Suoi diritti siano maggiormente garantiti.
Non esiti a contattarci per un consulto in Studio.

Studio legale Giaccardi-Laurino Avvocato a Torino

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Buongiorno Signor Rossi.
Ritengo opportuno che tenti di trovare un accordo con Sua moglie al fine di tutelare tutte le posizioni. Diversamente, potrà far valere giudizialmente le Sue ragioni (in tal caso il fatto che Sua moglie se ne sia andata di casa con i due figli minori potrebbe "giocare" a Suo vantaggio).
Resto a disposizione in caso di necessità ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba

Anonimo-155490 Avvocato a Brescia

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Buon giorno, non si faccia intimidire e affronti Sua moglie, che non doveva spiare il Suo telefonino, con decisione e fermezza. Lei non è la sola vittima di comportamenti opportunistici da parte di donne sposate che vogliono impossessarsi di tutti i beni del coniuge, specialmente alienando i figli minori contro il padre, approfittando della minima scusa e del più insignificante pretesto.
E questo è tanto più scandaloso considerando che si è formata pure una giurisprudenza sul marcio di questo sistema che avvantaggia le donne, le quali possono gridare vendetta ora dopo i secoli di oppressione da parte del sistema patriarcale ma prendendo di mira il coniuge innocente invece di andare, se mai, in qualche collettivo femminista per cercare di cambiare la società. Mi consideri a Sua disposizione, dovendo già seguire un pario di casi analoghi. Con un assistito scriverò pure un libro sul marcio di questo sistema per quanto riguarda, in particolare, il T. Milano.
Saluti cordiali.

avv. Giovanni Bonomo

Avv. Giovanni Bonomo Avvocato a Milano

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ovviamente si rivolga ad un familiarista ..
nelle separazioni , un buono accordo anche economico è alla base di un rapporto sereno in presenza di minori ..
Crede che non ci siano possibilità per riconciliarsi ?
Diversamente fatta una valutazione delle diverse posizioni lavorative bisognerà trovare un accordo su tutto , sulla modalità dell'affido che potrebbe essere anche congiunto ma alternato ... sul contributo .
E' indubbio che la richiesta più vantaggiosa per sua moglie sarebbe ottenere l'assegnazione della casa ... ma bisogna valutare le conseguenze di una simile richiesta . La casa è in comproprietà ? la signora sua moglie lavora ? Lei mi sembra che non avrebbe altra possibilità se non andare in affitto , per cui al sacrificio richiesto di rilasciare la casa si aggiungerebbe il sacrificio di prendere una casa in affitto . Indubbiamente un doppio sacrificio , va ponderato e ben evidenziato
Insomma ci sarebbero diverse cosine da chiarire per offrirLe una tutela il più garantista possibile .... rimango a sua completa disposizione Saluti

Studio Legale Avv. Daniela Bilotti Avvocato a Livorno

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Salve. Se è impossibile una riconciliazione, va incontro alla separazione. Se trova un accordo con sua moglie, riguardo alle condizioni della separazione (rapporti con i figli e diritto di visita, mantenimento a figli o anche - se ci sono i presupposti - alla moglie), si può procedere - con l'assistenza di un Avvocato - ad una separazione consensuale, i cui costi e tempi sono molto di certo più contenuti di una separazione giudiziale. In quest'ultimo caso, oltre ai costi e ai tempi molto più lunghi, potrebbe essere accertato anche una eventuale violazione agli obblighi matrimoniali (ad es. violazione dell'obbligo di fedeltà), con conseguente "addebito" della separazione (e dunque un ulteriore aggravio per il coniuge inadempiente e dichiarato responsabile della rottura del matrimonio).
Restando a disposizione per chiarimenti, porgo
Cordiali saluti.
avv. Maria Rosalia Megna

Studio Legale Megna Avvocato a Palermo

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