Buongiorno,
Vorrei conoscere la prassi da seguire per ottenere risarcimenti dei danni arrecati dal vicino che in lavori di ristrutturazione ha provocato un buco nel mio muro. Essendo in una casa al mare sono stato avvisato via mail dall'amministratore dell'accaduto.
Non ho polizze assicurative per la mia casa. Il vicino si è disposto a riparare il danno con i suoi operai.
Io voglio invece che venga valutato il danno da un perito e scegliere io da chi farmelo sistemare.
Che procedure adotto? Cerco un perito o un geometra ad esempio e faccio valutare il danno, pago la consulenza a mie spese, mi faccio fare preventivo che invio con raccomandata di ritorno al vicino? Oppure procedo subito a sistemare il danno e poi invio fattura da rimborsarmi?
E se ho urgenza di sistemare il muro perché a breve devo usare la casa posso intimare tempi massimi se si dispongono a sistemare loro, sempre previa perizia?
Grazie
Cordiali saluti
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Completamente d'accordo con la collega, incarichi un geometra di fiducia per valutare i danni e proceda con una lettera di messa in mora con richiesta di pagamento al vicino.
Secondo passo è quello di rivolgersi al giudice. Se decide resto a disposizione.
Gentilissima Stefania,
sarebbe opportuno che Lei incaricasse un geometra di Sua fiducia per la valutazione e quantificazione dei danni con contestuale raccolta della documentazione fotografica.
Dopodiché proceda con l'invio del preventivo al Suo vicino di casa. Laddove il vicino non provveda a pagare i danni, dovrà inoltrare una causa civile avanti il Giudice di Pace territorialmente competente (se l'importo del danno è inferiore alla somma di euro 5.000,00) oppure avanti il Tribunale ordinario se di importo superiore previo avvio della procedura di negoziazione assistita.
In questi casi, prima di procedere con la causa ordinaria, di solito è consigliabile promuovere una procedura di consulenza tecnica preventiva o di accertamento tecnico preventivo, ma data l'entità dei danni, che immagino non di rilevanza, ciò costituirebbe un eccessivo dispendio di spese processuali.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente
Avv. Silvia Parrini
