Il mio compagno mi ha lasciato la sua casa ma la sua famiglia non è d'accordo
Inviata da Mattia. 29 mag 2015
Il mio compagno, recentemente deceduto, mi ha lasciato in eredità la sua casa, nella quale abbiamo vissuto insieme per ben trent'anni. Ci siamo conosciuti quando di anni ne avevamo venti...e da allora non ci siamo più separati. Casa che a sua volta ricevette da suo nonno e che lui ha voluto lasciare a me. Ma la sua famiglia non è d'accordo e la vuole indietro, credono di avere più diritti di me...e perché? Perché eravamo una coppia di uomini e loro non hanno mai approvato l'omosessualità di loro figlio. Tranne il nonno, che era una persona squisita e aperta, nonostante l'età! Domanda: chi ha diritto all'immobile? Cosa posso fare per tutelarmi? Data la situazione, potrebbero riuscire ad "aver ragione"? Grazie
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Buongiorno,
nel Suo caso si tratta di valutare se vi e' una lesione di legittima prevista a favore degli eredi c.d legittimari.A tal fine e' necessario che specifichi la veste dei familiari cui fa riferimento nella Sua richiesta.
In attesa di cortesi specificazioni, La saluto molto cordialmente.
Avv.Silvia Parrini
Egregio Sig. Mauro,
se il lascito del su compagni è stato effettuato con testamento, i genitori dello stesso, quali legittimari (soggetti a cui la legge riserva determinate porzioni del patrimonio del defunto anche contro la sua volontà), potrebbero esercitare la c.d. azione di riduzione, solo qualora la disposizione testamentaria violi la quota di legittima ad essi spettante per legge (pari a 1/3 del patrimonio del defunto).
Se ,invece, non vi è un testamento valido, dato che il nostro ordinamento non prevede tutele per la successione nelle copie di fatto, Lei non avrebbe alcun diritto.
Per una consulenza più specifica non esiti a contattarmi tramite i recapiti pubblicati sul mio profilo di questo portale.
Cordiali saluti
Avv. Lucilla Navarra
Gentile Mauro,
concordo con il Collega che mi ha preceduto. Nessun problema se il lascito risulti da testamento: se i parenti volessero metterlo in discussione, dovranno attivarsi ed impugnarlo, ma non è affatto garantito alcun risultato di successo per loro. Se viceversa non vi fosse un testamento, sfortunatamente il nostro ordinamento non è ancora arrivato a regolamentare la successione tra compagni di fatto, i quali rimangono purtroppo privi di tutela in sede di successione. Se necessita di consulenza o assistenza, può contattarmi ai riferimenti che trova sul mio profilo di questo portale. Con i migliori saluti. Avv. Riccardo Galli di Piacenza
Egregio Mauro, il lascito del suo compagno risulta da testamento?
Nel caso di risposta affermativa, i familiari del defunto dovranno impugnarlo per far valere i loro diritti.
Se invece non vi è alcun testamento andranno applicate le norme sulla successione legittima (in questo caso, però, lei non avrebbe nessun diritto).
Cordialità.
Avv. Alan Binda