figlio di genitori diciottenni
Gentilissimi,
mio figlio è nato molto tempo fa da una relazione adolescenziale che ho però riconosciuto (premetto che non abbiamo mai convissuto).
Ho dovuto rinunciare a molte cose dopo che il bimbo era nato e sono stato costretto a immettermi nel mondo del lavoro non avendo mai avuto l'appoggio dei miei genitori.
Poco dopo la nascita del bambino la madre mi ha lasciato per un altro ragazzo che oggi è il suo compagno.
Dopo aver raggiunto, davanti a degli avvocati, un accordo di affidamento condiviso vedevo mio figlio non in maniera arbitraria come concordato ma andavo a prenderlo all'asilo solo per il piacere dei nonni e sotto il controllo della madre.
Dopo anni da single ho conosciuto una ragazza che oggi è la mia attuale moglie. Quando presi casa e decisi di volermi occupare di lui ,grazie anche all'accettazione di mia moglie, e di fare il padre effettivo,mi veniva impedito perché quando lo portavo da me nascevano mille problematiche sia da parte della madre che da parte dei nonni dato che, vivendo all'epoca lontano dalla loro zona, non potevano avere la situazione sotto controllo e non potevano vederlo.
Premetto che in questi anni per me è stato molto difficile accettare questa situazione e a livello psicologico è stato molto deteriorante e oppressiva.
Io mio figlio lo potevo vedere solo dai nonni lontano dalla mia compagna.
Ma io non ho creato nessun problema quando ho saputo da terzi che mio figlio viveva con un altro uomo senza che la madre mi abbia mai interpellato.
Alla fine dopo anni di oppressioni e di negazione di fare il padre (dovevo vivere come dicevano loro e stare da solo dato che non tenevano al mio benessere ma solo a quello del bambino e della madre), ho interrotto i rapporti con mio figlio perché il bambino riconosce e chiama Papà l'attuale compagno, ma soprattutto perché era una situazione insostenibile.
Anche con un affidamento condiviso io dovevo sempre fare come dicevano loro.
(Lei si è fatta la sua famiglia ha comprato casa e convive da tempo)
Dopo anni ho avuto una proposta di lavoro internazionale che ho accettato subito per il proseguimento della mia carriera.
Io ad oggi non ho la possibilità fisica di poterlo vedere.
Purtroppo avendo un affidamento condiviso io oggi voglio capire se lei può prendere l'affidamento esclusivo e non avere più niente a che fare con me. Perché avendo l'affidamento condiviso sono ancora obbligato a firme e decisioni per quest'ultimo che da dove sono attualmente non ho la possibilità di fare nulla.
Per me è un passato di uno sbaglio adolescenziale che vorrei che si chiudesse per poter vivere la mia vita in pace con la mia attuale famiglia dato che il bambino non mi ha mai cercato.
Che Cosa posso fare?La legge italiana aiuta in queste situazioni?