Le scrivo per una questione condominiale riguardante l'ex amministratore. Brevemente e velocemente
L'amministratore abitante nel residence che dal 2013 al 2015 non fa riunioni, rendiconti, non paga fornitori ecc ecc, non si preoccupa di nulla.
Non paga bollette e di sette contatori condominiali (garages, luci est e autoclave, vani, scale) ne staccano per morosità 6. Rimane uno. Lui cosa fa: nelle scale fa attaccare fili luce scale a contatori dei condòmini con permesso di loro stessi amici suoi - il fascio di fili proveniente dalle rimesse (60 garage) li fa staccare dal contatore e li fa collegare da un elettricista alla luce condominiale generale (considerato che l'80 % dei condomini non ha garages). Fatto gravissimo e aggravio di consumi e di kw alla corrente generale.
Dopo raccomandate nostre di fare riunione per nomina nuovo amministratore e facendo collette per pagare anche l'unico contatore rimasto dei 7 e da lei fatto staccare per morosità alla fine riusciamo a nominare un nuovo amministratore e gli chiediamo revisione contabile degli ultimi due anni almeno.
Cosa viene fuori da revisione oggi:
- che l'ex amm. ha fatto uscire soldi (migliaia di euro) senza giustificazione contabile ;
- che mentre stava facendo le consegne al nuovo amm si è preso 9000 euro senza motivazione e dopo due anni di inattività assoluta (proprio mentre noi stavamo facendo le collette per pagarci l'unico contatore rimasto e staccato per morosità);
- che a nome del condominio ha rilasciato un certificato autorizzazione condominiale per un aumento di cubatura su suolo condominiale a favore di un condominio che nel frattempo aveva fatto erigere un pilastro su marciapiede condominiale;
- che non ha pagato nessuna ritenuta di acconto per almeno gli ultimi due anni;
- che non teneva attivo il registro di entrate ed uscite nonché quello dell' anagrafica.
Ora che abbiamo la riunione per discutere di ciò assieme ad altri condomini abbiamo proposto al nuovo amm. di inserire all'ordine del giorno suo il seguente punto
- Azione legale nei confronti dell'amm. uscente per serie di reati commessi a danno del condominio.
É giusto? Lei ci potrebbe dare una dritta efficace per punire colui che ha preso gioco dei nostri soldi? Esistono gli estremi per qualche tipo di denuncia?
In attesa saluto cordialmente.
Pietro Palau
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Mi pare ci siano gli estremi sia per denunce penali che per risarcimenti in sede civile. Valutare se ha patrimonio aggredibile all'esito positivo del giudizio
Resto a disposizione
Gentile signore,
assunte le opportune determinazioni in sede di assemblea, è opportuno verificare " a tappeto" con il nuovo amministratore tutti gli aspetti concernenti la gestione condominiale nel tempo.Ciò posto , per i profili emergenti in sede civile sia di danno che risarcitori sussistono diversi rimedi e dalla analisi della documentazione , emergerà quella più adeguata.In ordine agli aspetti penali, come saggiamente è necessario in questi casi, nei reati perseguibili a querela , è necessario individuare, se sussistenti, i termini di prescrizione,che precludono in partenza l'esperibilità , a prescindre dalla fondatezza dei comportamenti siccome descritti.Con l'ausilio di un Legale , potra sicuramente essere ben configurato il quadro fattuale .
Distinti saluti
Avv. Felice Bruni - Catanzaro
Sulla base di quanto riferisce si ravvisino numerosi comportamenti dell'amministratore illegittimi, che hanno provocato danni risarcibili.
Inoltre vengono da Lei segnalati comportamenti di altri condomini, avallati dall'amministratore, anche essi apparentemente non consentiti dalla legge.
I comportamenti di cui sopra possono fondare sia un'azione civile di risarcimento, sia eventualmente una denuncia penale.
Occorre tuttavia esaminare nel dettaglio quanto emerso in occasione del passaggio di consegne con il nuovo amministratore ed effettuare una verifica sulla "contabilità" condominiale degli ultimi anni, insieme ad un esame delle eventuali delibere condominiali riguardanti i fatti contestati, per stabilire se ed in che misura le azioni sopra indicate possono ancora essere esperite.
Inoltre, al fine di valutare l'utilità pratica di un'azione risarcitorie, sarebbe opportuno verificare la "solvibilità" dell'amministratore: se egli fosse "nullatenente" (ovvero non proprietario di beni immobili o mobili registrati di un qualche valore), anche con una sentenza di condanna si riuscirebbe a recuperare ben poco.
L'azione penale, al contrario, sarebbe comunque sempre percorribile (ovviamente se ne ricorrono i presupposti e se i reati non sono prescritti), ma anche in questo caso oltre all'eventuale condanna, potrebbe non esserci spazio per ottenere un ristoro economico del danno subito.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento
Avv. Stefano Toro