Mia cugina è deceduta essendo vedova sebza figli e era figlia unica sia lei che il marito già deceduto ha lascianto testamento olografo pubblicato da un notaio,a una signora sua amica dichiarandola erede universale.
Mia cugina aveva una polizza assicurativa con la dicitura che in caso di morte i soldi andavano agli eredi leggittimi.
Io essendo suo cugino ,aspetta a me o alla signora dichiarata erede universale?
Grazie Franca
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Franca,
il suo quesito all'apparenza banale è invece, a mio avviso, molto complesso. In primo luogo occorre ricordare che l'assicurazione è un contratto (tecnicamente atto inter vivos) e l'eventuale designazione del beneficiario del premio fatta per testamento è una sorta di eccezione, perché non ha natura mortis causa come il testamento, anche se eccezionalmente può essere contenuta in esso, mantenendo la propria struttura e natura di atto inter vivos. Detto questo ( mi scuso per i tecnicismi) il punto interrogativo che ha colto anche lei è il seguente: l'amica è erede testamentaria, non erede legittima! E la polizza indica come beneficiari gli eredi legittimi, che sono i parenti. In quest' ottica avrebbe ragione lei. Tuttavia l'espressione usata è infelice, inoltre l'universalità della istituzione di erede potrebbe effettivamente far propendere per l'attribuzione anche dei premi all'amica istituita.
Il punto dunque è verificare se l'istituzione di erede universale (tipica disposizione mortis causa) possa anche avere la funzione di designazione testamentaria del beneficiario della polizza (atto inter vivos). Se ritiene che possa valerne la pena sono a disposizione per valutare insieme la situazione ed eventualmente, sollevando i dubbi che le ho prospettato, tentare di trovare un accordo con l'erede.
Cordiali saluti,
avv. Gianfranco Gesino per Studio Legale Calderazzo
Buongiorno sig.ra Franca,
bisogna vedere se lei rientra negli eredi legittimi. Per saperlo mi occorre sapere quali parenti della de cuius sono ancora in vita.
Nel caso in cui Lei rientrasse fra gli eredi legittimi, allora avrebbe diritto ad ereditare la polizza assicurativa. In ogni caso la polizza non va all'erede universale.
Per approfondimenti, mi contatti pure
Avv. Stefania Gandini - Alessandria
Se nel testamento la cugina ha nominato erede l'amica, e la cugina non ha parenti legittimari, cui la legge riserva una quota del patrimonio, che sono: ascendenti (genitori), coniuge e figli, la nomina dell'amica come erede universale fa sì che tutto il patrimonio della cugina vada all'amica. Lei è un parente in linea collaterale, e dunque non le spetta alcuna quota legittima.
Resto a disposizione
Avv. Laura Ferrari
Gentile signora Carcano,
Lei essendo parente in linea collatorale di 4 grado ha diritto alla leggittima cosicchè potrà richiedere la sua quota con azione di riduzione .
A disposizione
Cordiali saluti
Buongiorno Signora Carcano,
il caso da Lei sottoposto necessita di approfondimenti documentali in quanto la giurisprudenza riconosce la possibilità di revoca anche tacita del beneficiario della polizza vita e il riconoscimento di nuovo beneficiario a mezzo testamento, ma per poter confermare la sussumibilità del caso alla fattispecie individuata occorre conoscere la data del testamento, il suo contenuto, la data della polizza e le clausole ivi contenute.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Con i migliori saluti
Ruggero Petrelli
Gentile Franca,
bisognerebbe leggere sia la polizza che il testamento. Tenga a mente che la Sua parente poteva cambiare il beneficiario della polizza anche con il testamento.
Sono a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordialità
Avv. Duilio Cuoci