Buonasera, vi scrivo per poter magari riuscire a dare finalmente una corretta risposta ai miei dubbi.
I miei genitori erano sposati in comunione dei beni, oltre a me ho due sorelle, quindi siamo 3 figlie. Mia madre è deceduta quando le mie sorelle erano minorenni ed io avevo appena compiuto 18 anni. Dopo la sua morte si è aperto tutto il procedimento ai miei occhi confusionario per l'apertura della successione. Mio padre rappresentava le mie sorelle in quanto minorenni ed io invece firmavo facendo le mie veci, però siccome mi fidavo ciecamente di mio padre in pratica tutto ciò che lui mi dava da firmare io lo firmavo direttamente senza praticamente leggere. Ora a distanza di 4 anni mi sono resa conto che mio padre mi ha "raggirata" riuscendo ad appropiarsi a quel tempo di tutto il saldo (70 mila euro) che i miei genitori avevano nel conto in banca di cui erano cointestatari (e del quale io e le mie sorelle non abbiamo beneficiato di neppure 1 euro) ma purtroppo questa è andata. Quindi ora i dubbi mi sorgono per quanto riguarda gli immobili. I miei genitori erano proprietari di 2 case acquistate durante il matrimonio. È possibile che io e le mie sorelle (soprattutto io che ero maggiorenne e quindi ho posto qualche firma) a causa di qualche altro raggiro di mio padre (non so cosa avessi firmato ai tempi della successione), abbiamo perso le nostre quote o che comunque possano queste essere state intaccate?
Io avrei dovuto avere la mia quota a quel tempo in quanto già maggiorenne? (Convivevo ancora con lui, ora sono invece sposata)
Quanto ci spetta se nostro padre decidesse di vendere gli immobili? Può farle senza il nostro esplicito consenso? (Perché ogni tanto lui parla come se una delle case dovesse venderla e ne parla come se fosse l'unico che ne ha decisione al riguardo)
Essendo una delle mie sorelle ancora minorenne se lui vendesse la casa, la quota della mia sorella minore andrebbe direttamente a mio padre?
Vorrei chiarirmi la situazione in quanto poco dopo la morte di mia madre, mio padre si è sposato e si è fatto un figlio, dunque non voglio che le ingiustizie mie e delle mie sorelle aumentino a causa della nostra ingenuità e disinformazione.
Lo so sono tante domande e ringrazio di cuore chi si dedicherà alla mia richiesta.
Alla fine quello che voglio capire è se c'è possibilità che abbia perso la mia parte di eredità e/o cosa mi spetterebbe esattamente e come muovermi con l'evolversi degli eventi.
Ringrazio anticipatamente chi mi possa aiutare.
Cordialmente
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Gentile signora,
al fine di potere rispondere ai Suoi quesiti è indispensabile esaminare i documenti relativi alla successione di Sua madre. Non conoscendo il contenuto dei documenti da Lei firmati, non possiamo al momento fornirLe un parere in merito alla Vostra vicenda.
Cordiali saluti,
Avv. Giovanni Babino
E' difficile perdere la proprietà dei beni immobili: ogni evento che li riguarda (vendita, donazione, morte del proprietario, ecc.) viene trascritto nei Registri Immobiliari. Nel Suo caso la successione, in assenza di testamento, avviene in questo modo: un terzo al coniuge superstite, i rimanenti 2 terzi divisi tra i figli della defunta. Se non si trova un accordo con il padre, bisognerà promuovere una causa di divisione ereditaria. Comunque, il bene non può essere venduto senza il consenso di tutti i comproprietari e, per la figlia ancora minorenne, occorre il permesso del Giudice Tutelare. La cosa preferibile è che tutte le figlie, una volta che anche quella ancora minore sarà divenuta maggiorenne, promuovano tutte assieme una causa di divisione ereditaria, in modo da giungere ad una liquidazione delle loro quote ereditarie da parte del padre o alla vendita all'asta dei beni immobili. Avv. Giovanni Randon, Lonigo (VI)
Salve,
occorrerebbe sapere che cosa ha firmato e chi siano a tutti gli effetti gli eredi di sua madre ad oggi.
La visura catastale non è a tal fine sufficiente, in quanto coò che rileva è la situazione nei registri immobiliari (l'accettazione di eredità viene trascritta).
Se la successione di sua madre non è stata regolata da testamento, tutti i beni spettano per un terzo a suo padre e per due terzi a voi figlie.
I minorenni hanno gli stessi diritti dei maggiorenni, ed anzi vi sono maggiori tutele, in quanto l'eredità va accettata con beneficio d'inventario ed ogni atto deve essere autorizzato dal tribunale.
Suo padre non può vendere da solo la casa, occorre il consenso di tutti gli eredi.
Per qualsiasi, indispensabile, approfondimento, resto a disposizione.
Avv. Nicola Sansone - Foggia
Buonasera,
per capire la situazione immobiliare il modo più semplice e veloce è fare una visura catastale col suo codice fiscale.
da questa dovrebbe risultare la sua quota di proprietà degli immobili di cui parlava.
Se comunque ritiene di essere stata raggirata per il conto corrente può contattarmi per espormi il caso ed eventualmente decidere se convenga o meno agire giudizialmente civilmente o penalmente nei confronti di suo padre.
Resto a disposizione e porgo cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi