Premettendo il mio può apparire quasi ridicolo come caso, considerate certe situazioni familiari, vorrei conoscere il parere di un esperto circa la mia situazione familiare.
Mia madre è generalmente una persona tranquilla e serena, ma quando si arrabbia arriva ad assumere atteggiamenti che non sono sicura possano essere definiti violenze, ma che provocano molta sofferenza.
È arrivata a tirarmi uno schiaffo in pubblico, a gettarmi per terra e a prendermi a calci, mi tira spesso i capelli, mi minaccia e ricatta spesso, addirittura affermando che pur di guadagnare andrebbe bene che io facessi la p****a, anzi se lo augura. Mi chiama ogni giorno stronza, cretina, deficiente e non mi fa mai sentire sicura in sua presenza.
Ci tengo a specificare che nonostante ciò, non mi ha mai fatto mancare niente economicamente parlando e, se presa in certi momenti sa essere una persona comprensiva e premurosa. I momenti di estremo disagio stanno comunque esponenzialmente aumentando e non so quale sia il comportamento ideale da assumere.
Posso denunciarla?
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Gentile Giulia,
i comportamenti che Lei descrive integrano il reato di maltrattamenti in famiglia, pertanto, potrebbe denunciare tali comportamenti alle Autorità se volesse.
Da come espone la vicenda, infatti, mi sembra di capire che Lei convive con Sua madre.
In ogni caso, consideri che il reato indicato, di cui all'art. 572 c.p., è procedibile d'ufficio, di conseguenza, una volta inoltrata la denuncia, il procedimento penale proseguirà a prescindere dalla Sua volontà e Lei non avrà più la possibilità di "ritirare" la denuncia.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei
Gentile Giulia,
si se volesse potrebbe denunciare sua madre se tali comportamenti sono in grado di arrecarle sofferenza anche solo psicologica.
Una volta sporta querela nei confronti di sua madre per le circostanze raccontante con molta probabilità verrà integrato il reato di cui all'art. 572 cp ovvero maltrattamenti in famiglia.
A seguito di tale denuncia, qualora ne sussistano i requisiti, il Giudice potrebbe adottare fin'anche una misura cautelare di non avvicinamento a lei e ai luoghi da lei frequentati ovvero allontanamento dalla casa familiare di sua madre.
Una volta interessata l'Autorità Giudiziaria per tali reati non sarà poi possibile tornare indietro posto che la verifica della esistenza di una qualche responsabilità in talò senso verrà comunque accertata; ossia il procedimento, anche nel caso in cui lei volesse ritirare la querela, andrà avanti d'ufficio.
avv. marina ligrani
