Buongiorno,
A giugno ho lasciato il lavoro a Milano per trasferirmi a casa di mio marito, la casa è una donazione del padre e mio marito lavora regolarmente a tempo indeterminato. Siamo arrivati al punto della separazione, io vorrei utilizzare con lui lo stesso avvocato per ridurre i costi, al momento della separazione io tornerei a Milano per cercarmi un'occupazione, nel frattempo mio marito sarebbe tenuto ad un mantenimento? E nel caso ancora non siamo separati lui può cacciarmi da casa sua? Ringrazio per la risposta.
Cordiali Saluti
Rosy
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Signora,
Suo marito non può "cacciarla" di casa, anzi nell'ottica della separazione, se vi fossero dei figli, Lei avrebbe buon diritto di ottenerne l'assegnazione e di abitarla. In quanto coniuge più debole economicamente, dovrebbe poi pretendere un assegno di mantenimento. Laddove poi in futuro riuscisse a trovare un'occupazione lavorativa, potrà discutersi di un'eventuale diminuzione dell'assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione. Avv. Riccardo Galli di Piacenza
Gentilissima Rosy,
non ha specificato se vi siano figli o meno.In assenza di figli, come mi sembra di capire, salvo consenso di Suo marito, Lei dovrebbe rilasciare la casa dove da poco vi siete trasferiti.Se le Sue dimissioni dal posto di lavoro sono state frutto di una decisione adottata insieme a seguito della Vs volonta' di trasferimento,Lei ha il diritto di richiedere un assegno di mantenimento, in attesa di reperire un nuovo posto di lavoro.
A Sua completa disposizione per qualsiasi necessita'.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini FORO DI PISA
Lei non può essere mandata via di casa; gli alimenti Le spettano e il Suo legale deve dirLe circa in che proporzione: dipende dalle entrate del coniuge.
I migliori saluti.
Avv. Cesare Albini
Il Suo convivente non può mandarLa via da casa. Quanto al mantenimento, esso può essere disposto dal Giudice sollo in sede giudiziale. Prima di allora il Suo compagno non ha alcun dovere, a meno che non provveda spontaneamente.
Con i migliori saluti.
Avv. Alessandro Caretta
Sino a che non si arriva alla prima udienza, della separazione, consensuale o meno, suo marito non può cacciarla di casa, in quella sede vi autorizza a vivere separati, poi se c'è accordo sull'assegnazione del domicilio bene, sennò decide il giudice.
Se lei non lavora, suo marito è senz'altro tenuto al suo mantenimento, vengono considerati i redditi e la situazione generale
Resto a disposiizone
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Esponi il tuo caso ai nostri avvocati
Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento legale in 48h.
9200
avvocati
18600
domande
46050
Risposte
Cerca fra le domande esistenti
Trova una risposta tra le più di 18600 domande realizzate su StudiLegali.com