Divorzio giudiziale: obbligo di comparizione?
Ho ricevuto una comunicazione da parte del legale di mio marito (coniuge dal quale sono separata da 29 anni e dal quale non percepisco più alcun assegno di mantenimento) nella quale quest’ultimo manifesta l'intenzione di chiedere il divorzio e auspica che possa essere consensuale; in mancanza di risposta entro 15 gg. viene indicato che si procederà comunque.
Posto che la sottoscritta, per principi religiosi, è contraria, ma è a conoscenza del fatto che il divorzio verrà comunque concesso al richiedente, chiede se può non presentarsi all’udienza che verrà celebrata a riguardo successivamente al momento in cui l’avvocato di controparte procederà ad inoltrare unilateralmente la richiesta al Tribunale competente e se può non partecipare in alcun modo alle spese giudiziarie in quanto, quello del divorzio, sarebbe stato, per i motivi già menzionati, un passo che la sottoscritta non avrebbe mai compiuto e, di conseguenza, dette spese dovrebbero essere addebitate in toto al ricorrente.
Chiedo, poi, se nella notifica dell’avvenuto inoltro del ricorso unilaterale citato che verrà eseguito da parte del legale di mio marito saranno riportate le sue eventuali richieste.
A tal proposito preciso che sono autonoma dal punto di vista finanziario (e lo è anche mio marito) e vivo in una casa che i miei genitori mi hanno intestato con “atto di donazione” subito dopo il Matrimonio. Sempre tramite “atto di donazione” mio marito ha ricevuto dai propri genitori, prima del Matrimonio, la casa in cui vive attualmente e che fu anche casa coniugale.