Avrei due quesiti da porvi in merito all'obbligo, da parte della PA, all'osservanza del divieto di neminem laedere: 1) Se su una strada comunale in pendenza rimangono degli abusi edilizi che causano un aggravio dello scolo naturale delle acque verso proprietà private sottostanti non direttamente confinanti con la suddetta strada, può comunque trovare applicazione la sentenza Cass.n. 2566/2007?; 2) La PA, dopo aver notificato senza riscontro ordinanza di demolizione ai responsabili degli abusi, è ugualmente tenuta ad attivarsi in modo concreto al fine di non cagionare ad altri un ingiusto danno? Grazie anticipatamente.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Immagino che la scarsità di risposte sia data dalla difficoltà di rispondere ad un quesito complesso sulla base di scarne e frammentarie informazioni da Lei fornite. La invito a rivolgersi ad uno Studio legale che possa affrontare la problematica nel migliore dei modi.
Cordialmente,
Studio Legale Vollaro & Partner
Sicuramente, l'assenza di dettagliate informazioni rende difficile ogni risposta.
Provi a leggere la sentenza al link che Le invio
http://www.ildirittoamministrativo.it/allegati/NOTA%20A%20CORTE%20DI%20CASSAZIONE,%20SECONDA%20SEZIONE%20CIVILE,%20SENTENZA%208%20maggio%202013,%20n.%2010898,%20a%20cura%20di%20MICHELANGELO%20PRINCIPE.pdf
Ritengo di no in quanto la causa primaria è costituita dagli abusi edilizi.
Sul secondo punto la PA sicuramente può intervenire in via sostitutiva addebbitando le spese ai proprietari.
Cordialità.
Avv. Vincenzo Di Giovanna
Salve, sicuramente la sentenza che Lei ha citato si sposa bene anche con il caso esposto, per quanto ne concerne l'esecuzione della sentenza del TAR bisogna far ricorso alla nomina di un commissario ad acta. Farebbe meglio se consultasse un avvocato amministrativista . Da stinti saluti.