Mia figlia Erika, maggiorenne, viene diffamata con pesanti epiteti presso il proprio ambito di conoscenze da un ex (già collaudato come soggetto non proprio equilibrato). Un suo amico le ha fornito una conversazione su facebook , privata, nella quale l'apostrofa con i peggiori attributi, come ladra, portatrice di malattie veneree ecc. La conversazione non è pubblica, ma privata, l'abbiamo per intero, fotografata. L'ha letta una sola persona, ma sappiamo che in giro sta diffondendo le stesse menzogne. Possiamo accedere ad una denuncia penale con la conversazione da lui firmata, come calunnia se non diffamazione, essendo su canale privato? Non potendo adoperare per entrambe le ipotesi quanto in ns possesso, potremmo comunque inviare una lettera di diffida? Grazie. Anna P.Mainenti.
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Gentile Sig sicuramente vi sono tutti i presupposti per sporgere una querela da parte di sua figlia in relazione al reato di diffamazione anche allegando a supporto della stessa la documentazione in suo possesso. A disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente. Avv francesca di nardo
Per quel che riguarda il reato di calunnia, non sembrano sussistere i presupposti, atteso che l'attribuzione di un reato a qualcuno che si sa innocente, deve essere fatta mediante denunzia, querela, richiesta o istanza diretta all'autorità giudiziaria o ad altra autorità che a quella abbia l'obbligo di riferirne.
Per la diffamazione, se effettivamente vi fossero più persone disposte a dichiarare quanto è stato loro riferito su sua figlia, si possa procedere con la querela nei confronti dell'agente.
Ritengo che se la persona che ha chattato con l ex della sua figliola fosse disponibile a rilasciare una dichiarazione e se ci fossero altre persone disponibili a confermare la circostanza che costui in pubblico per mezzo di scritti al telefono con altra gente epiteta sua figlia senza mezzi termini utilizzando frasi offensive della sua dignità e persona.... gli estremi per una denuncia ci siano tutti e senza neppure starci molto a pensare . Assolutamente si io manderei una bella diffida preliminare molto dura in cui gli intimerei e senza mezzi termini di cessare immediatamente tali comportamenti.
La diffida come le dichiarazioni come la documentazione della conversazione saranno validi elementi per un esposto denuncia ..
Consideri che la calunnia peraltro le lascerebbe una magra soddisfazione essendo stata depenalizzata
Gentile signora Manenti, nella condotta descritta non vi sono gli estremi della calunnia ma ,se vi e' la prova che analoghe comunicazioni,siano state esternato anche a solonun'altra persona,sussistono gli estremi della diffamazione.Certamente poi,meglio con la cautela che puo' suggerire un legale,puo' inviarsi una diffida.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli