Gent.li Avvocati,
ho pensato corretto consegnare alla banca di mia madre il suo certificato di morte che mi aveva consegnato l'impresa funebre, specificando che avrei rinunciato all'eredità.
A quel punto mi è stato richiesto di aggiungere la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che in seguito ho prodotto. Pensavo a tal fine.
Anche in Comune, dove l'ho richiesta, mi hanno assicurato che poi avrei potuto rinunciare.
Comunque dopo pochi giorni ho presentato istanza di rinuncia al tribunale, come avevo sempre pensato di fare.
Tornando in banca per informarli, mi sono ritrovata in una angosciosa situazione; negano io abbia parlato di rinuncia.
Ancora ora non capisco in che guaio mi sia cacciata.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Signora Marina.
Sarebbe opportuno capire cosa viene indicato nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
In ogni caso, avendo Lei presentato istanza di rinuncia al Tribunale, la Banca nulla può richiederLe per eventuali debiti del de cuius e ciò anche se negano che Lei abbia parlato di rinuncia.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile Signora Marina,
se lei non é entrata in possesso dei beni di sua mamma dopo il decesso ma prima della dichiarazione di rinuncia all'eredità lei non deve temere niente. Porti la dichiarazione di rinuncua in banca e vedrà che molto probabilmente la banca non farà niente nie suoi confronti.
Cordiali saluti
Non lo capisco neppure io.
Se ha rinunciato all'eredità di sua madre, presumo per non rispondere dei debiti ereditari, non dovrebbero esserci problemi.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Gentile Marina
bisognerebbe comprendere cosa le ha detto esattamente la banca e quali sono le pretese dell'istituto di credito oltre a capire cosa ha scritto nell'atto di notorietà.
In ogni caso a quanto mi sembrerebbe intendere dalle informazioni che fornisce, non mi pare che lei si debba preoccupare più di tanto.
La banca se dovesse avere delle ragioni non può far altro che impugnare in giudizio la sua rinuncia