Gentili Avvocati,
Vi scrivo nuovamente sperando in un Vostro ulteriore consulto. Tempo fa in questo sito raccontai di una brutta esperienza avuta in una chat gay, dove conobbi un ragazzo che per sei mesi finse di essere una persona diversa, dandomi un nome falso e lavoro fittizio. Ma ho già capito che questo non è reato. Adesso, una volta che ho scoperto la verità su di lui, non ci ha pensato due volte a tagliarmi fuori dalla sua "doppia vita".
Dopo avergli chiesto per circa due settimane, tramite messaggi su whatsapp, di poterci vedere e non avendo ricevuto alcuna risposta, mi sono presentato sul suo posto di lavoro. Ovviamente non l'ha presa molto bene, dicendomi che lì non potevo andare, (che poi mi chiedo il perché visto che è un'attività commerciale) invitandomi ad andare via e che ne avremmo riparlato in un secondo momento. Quel giorno sono andato via e a distanza di tre giorni gli ho riscritto chiedendo quando ci saremmo rivisti; la sua risposta fu un "appena possibile".
Da allora ha ignorato i miei messaggi su whatsapp (scrivo con una media di due volte a settimana).
Io ho purtroppo bisogno delle sue risposte, perché non riesco a spiegarmi un atteggiamento del genere. Vorrei ritornare a trovarlo a lavoro, ma ho paura di comportarmi come uno stalker e che possa denunciarmi. Scusate per la lunghezza della domanda.
Vi ringrazio anticipatamente.
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gentile Angelo,
I comportamenti quali: telefonate continue, sms insistenti, invio di numerose e-mail, “visite a sorpresa” e anche invio di regali,sono, si, segni di affetto che, però a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy, se sgradite ai destinatari .
Quindi, una volta assodato che il suo amico non ha intenzione di risponderle e di incontrarla, sarebbe meglio valutare le circostanze ed evitare che il suo comportamento possa trasformarsi in quanto le ho appena detto.
avv. Marina Ligrani
Buongiorno Angelo,
effettivamente il reato di stalking si configura proprio quando,a seguito di comportamenti continuativi posti in essere dall'agente (come le continue telefonate, i pedinamenti, le visite inopportune sul posto di lavoro, le eventuali minacce e/o ingiurie ecc.) diventano non più graditi dala persona che li riceve e la portano ad avere paura e a cambiare addirittura le proprie abitudini di vita.
Il suo comportamento ,sino ad ora, non è ancora tale da configurare tale ipotesi di reato ma, visto il comportamento del suo amico ( che non risponde più ai suoi messaggi e che l'ha invitata a non andare sul suo posto di lavoro, ) sembra che non sia più a lui gradito. Le consiglio, pertanto, di lasciarlo perdere ed evitare ulteriori msm , visite a sorpresa ecc. anche se solo per ottenere chiarimenti per non avere futuri problemi.
Avv. Croce Maria
Buongiorno Signor Angelo.
Comprendo la Sua necessità di avere spiegazioni, ma ritengo inopportuno che Lei si ripresenti sul posto di lavoro di questa persona, che oltretutto l'ha già redarguita in merito. Cerchi anche di evitare di sobissarlo di messaggi.
Purtroppo non si possono ottenere risposte da chi non vuole darne ed un comportamento troppo insistente potrebbe risultare veramente controproducente.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba