Decreto di idoneità per l'adozione internazionale
Nel Febbraio 2015 abbiamo iniziato presso il TdM di Roma l'iter per ottenere il decreto di idoneità al fine di adottare un ragazzo di origine Bielorussa di 14 anni che già da 7 accogliamo presso la nostra famiglia con i progetti di risanamento per 120 giorni l'anno.
Premesso che la relazione redatta dai servizi sociali, che hanno condotto le indagini fu completa ed esauriente, il giudice onorario si è impuntata nel volere l'assenso scritto di mio figlio biologico nato da un precedente matrimonio che oggi ha 37 anni e che risulta irreperibile (irreperibilità certificata e consegnate al Tribunale) in quanto trasferitosi circa 3 anni fa all'estero, e per un suo espresso volere, soprattutto per espedienti negativi non condivisi ne da me ne dal padre, non vuole avere rapporti con noi a tal punto che nessun suo amico è autorizzato a fornirci un recapito. Faccio presente che il giudice onorario mi ha espressamente comunicato che senza l'assenso andiamo incontro ad un diniego del decreto. A questo punto chiedo cortesemente un chiarimento circa se è obbligatorio il consenso da parte del discendente biologico, anche di un solo adottante, e se tale omissione può essere un valido motivo per la decisione di un diniego all'adozione internazionale. Inoltre gradirei avere informazioni circa eventuali sentenze, anche in Corte di Appello, relative a tale casistica. Ringrazio sentitamente.