Nel 2007 ho avuto una condanna per un'azienda fallita con condizionale a 1 anno e 8 mesi. Poi a gennaio 2014, per un'altra azienda fallita, altra condanna a 2 anni. Ho depositato il ricorso in appello, approvato con decreto svuota carceri. Ora come mi devo comportare? Rispetto all'appello depositato intendo, grazie
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Dovrà attendere la definizione del procedimento e solo allora potrà valutare la possibilità (in fase esecutiva) di poter unire le due condanne (se ci sono le condizioni) per poter usufruire di tutti i benefici stabiliti dalla legge.
Saluti
Avv. Giacomo Lattanzio del Foro di Foggia
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
3 Risposte
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Attenda la fissazione dell'udienza in appello, dopo l'esito potrà valutare la possibilità (se ci sono le condizioni) di poter chiedere che l'eventuale (e dico eventuale) seconda condanna possa unirsi (in fase esecutiva) alla prima. In caso affermativo avrebbe una sola sentenza da espiare e potrebbe usufruire di tutti i benefici previsti dalla legge. In ogni caso solo con la definizione del procedimento ultimo sarà possibile verificare la concreta possibilità di quanto indicato.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Dal tenore del suo messaggio si evince molta confusione. Per la quale è opportuno qualche ulteriore chiarimento.
1) La condanna del 2007, con la sospensione condizionale della pena, è già definitiva (si sono esauriti tutti i gradi di giudizio)?Se sì, bisognerà valutare l'eventuale estinzione della pena qualora nei 5 anni successivi non abbia commesso alcun fatto reato; diversamente, se la vicenda della condanna 2014, ha punti di collegamento con quella dell'anno 2007 (in gergo tecnico, definita: continuazione), bisognerà verificare se sussistono i presupposti per unire le due condanne in un unica pena, di importo notevolmente inferiore alla somma delle stesse (adempimento da svolgersi solo dopo che anche la condanna del'anno 2014 è irrevocabile).
2) La condanna dell'anno 2014 va doverosamente impugnata in appello e, al ricorrere dei presupposti, anche in cassazione, al fine di dimostrare la sua innocenza, ovvero, se non possibile, ottenere una pena inferiore. Solo all'esito dell'appello (eventualmente corredato di ulteriori motivi aggiunti e memorie esplicative) e della cassazione, si potranno valutare ulteriori profili, quali il riconoscimento del beneficio della continuazione in esecuzione, con previsione di una pena finale complessiva (tra episodio 2007 ed episodio 2014) inferiore alla somma delle pena previste.
3) La svuotacarceri è aspetto estraneo al merito del processo (stabilire o meno la Sua responsabilità penale rispetto al reato di bancarotta) che attiene, di converso, alla fase di esecuzione e sorveglianza della pena, cioè quando la sua responsabilità penale è stata già accertata con sentenza definitiva. Solo in quel contesto si potrà valutare l'attivazione di tutti i mezzi per non trascorrere un giorno di più in detenzione carceraria.
Sono a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti.
Avv. Carlo Monaco
Gentile Signora Michela,
la questione non è chiarissima. Se ha proposto appello avverso la condanna di 2 anni bisognerà attendere il suo esito. Successivamente quanto la condanna sarà definitiva si potranno valutare richieste di misure alternative alla detenzione (anche usufruendo della c.d. svuotacarceri) da inoltrare al tribunale di sorveglianza. Resto in attesa dieventuali chiarimenti. Mi contatti ai miei recapiti presenti sul portale, se lo ritenesse utile.
Cordiali saluti
Avv Francesca di Nardo