comprare quota di un appartamento cointestato in uso ad uno solo dei proprietari

Buongiorno, espongo il mio caso.
Mio padre nel 1969 acquistò un appartamento intestandolo alla sorella (non lavoratrice e priva di introiti) che all'epoca era nubile e senza prole e viveva in casa con mio padre e mia madre. Dopo alcuni anni, questa mia zia si è sposata ed è andata a vivere con suo marito in altra abitazione lasciando l'appartamento di cui sopra nella disponibilità esclusiva dei miei genitori e di noi figli.
La casa è rimasta intestata al 100% alla zia fino al 2012, anno in cui i miei genitori hanno acquistato una quota del 50% della proprietà cointestata ad entrambi. Per tale motivo l'appartamento risultava da quel momento ripartito al 50% a mia zia, 25% a mio padre e 25% al mia madre.
Circa un anno fa è morto mio padre e la sua quota è stata ereditata per le quote di legittima a mia madre (1/3) ed io e le mie sorelle (2/3) mentre l'altro 50% è rimasto a mia zia.
Ora mia zia pretende di vendere la casa per liquidare la sua quota e dice che non basta farla valutare, ottenendo da noi la metà del valore dell'appartamento, ma addirittura pretende la metà dell'affitto non goduto per i circa 50 anni in cui la casa è stata esclusivamente utilizzata dalla nostra famiglia. Come possiamo difenderci, visto che noi siamo disposti a fare una mediazione per liquidarle la sua quota al valore attuale di mercato senza rimetterci altro visto le nostre difficoltà economiche per le quali molto probabilmente dobbiamo chiedere già dei prestiti? In ogni caso che potrebbe stabilire il reale prezzo di mercato della casa in maniera certificata per entrambi? In tale caso su quale parte gravano i costi della perizia?
Nel ringraziare per la risposta e la disponibilità, porgo distinti saluti.