Competizioni canine: sono legali?
Le competizioni tra cani di diverse razze è veramente legale? A me sembra una cosa assurda che al giorno d'oggi si possano permettere azioni di questo tipo. È una lesione della dignità del povero cane.
Le competizioni tra cani di diverse razze è veramente legale? A me sembra una cosa assurda che al giorno d'oggi si possano permettere azioni di questo tipo. È una lesione della dignità del povero cane.
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La parola “competizioni” è piuttosto sibillina e non chiarisce i connotati del fatto a cui lei si riferisce.
Tuttavia, se con ciò lei vuole riferirsi a competizioni non autorizzate che possano mettere in pericolo l’integrità fisica degli animali o, specificatamente, ai “combattimenti” tra cani, ossia tenzoni in un cui esseri c.d. umani aizzano i cani a sbranarsi a vicenda, per consentire ad altri esseri c.d. umani di assistere e scommettere, allora la risposta e certamente no, non è legale, anzi è penalmente vietato e sanzionato.
La materia è stata completamente rivisitata dalla L. 20.07.2004 n. 189, recante: “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”; la legge ha introdotto nel codice penale il "Titolo IX-bis – Dei delitti contro il sentimento per gli animali” e gli artt. 544-bis (Uccisione di animali), 544-ter (Maltrattamento di animali), 544-quater (Spettacoli o manifestazioni vietati) e 544-quinquies (Divieto di combattimenti tra animali), oltre a modificare i già presenti artt. 638 (Uccisione o danneggiamento di animali altrui), 727 (Abbandono di animali).
In sintesi, circa i combattimenti, l’art. 544-quinquies c.p. punisce con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro i promotori, gli organizzatori ed i dirigenti dei combattimenti, con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro gli addestratori ed i proprietari o i detentori consenzienti, nonché con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro chi organizzi o effettui scommesse sui combattimenti stessi.
Stando così le cose, se lei ha notizia certa di combattimenti clandestini, non esiti a portare il fatto alla conoscenza della competenti Autorità di polizia.
Avv. Gianluca Bergamaschi.
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