chiusura erogazione acqua
Gentile AVV.to, scrivo per conto di una cara amica residente in Sicilia a cui è stata chiusa l'erogazione dell'acqua da parte di una società privata (IRSAP) e tolto pure il contatore malgrado fosse di proprietà dell'immobile e non appartenente all'ente erogatore.
Spiego brevemente la situazione....
L'immobile è stato ereditato con testamento olografo (legato- in quanto non sussiste grado di parentela) ma ancora non risulta registrato al catasto in quanto, essendo le spese successorie troppo onerose, l'erede non è al momento in grado di sostenerle.
L'erede ha fornito alla società tutta la documentazione richiesta compreso testamento, dichiarazione del notaio, certificati vari ecc. ma non sono bastati.....La società pretende un certificato catastale da cui evincere la proprietà.
La mia amica è in uno stato di forte stress emotivo per questa assurda situazione che non gli consente di potersi trasferire in quella casa costringendola a pagare un affitto di un'altra abitazione.
A questo si aggiunge un'altra situazione di forte imbarazzo e oltremisura umiliante in quanto gli operai IRSAP hanno divulgato con leggerezza fatti strettamente personali a tutto il vicinato compreso la mancata successione per problemi economici ledendo in modo gravissimo la dignità della persona.
La mia domanda è: la società in mancanza di documento catastale può rifiutare l'erogazione dell'acqua pur avendo una dichiarazione di un notaio che conferma la regolarità del testamento ?
La ringrazio anticipatamente per la risposta (che auspico possa arrivarmi prima possibile) per consentire alla mia amica di poter adire, avendone titolo, le vie legali.