Ho vinto una causa per una frode nei miei riguardi e purtroppo non sono riuscito ancora a recuperare i soldi perché il truffatore non è reperibile. Nel frattempo mi è arrivata la lettera dal Ministero delle Entrate che mi chiede il pagamento repentino delle tasse legate all'acquisizione del denaro, che non si è mai materializzato. Tutto questo è un paradosso! Tra l'altro i soldi a cui avrei diritto sono soldi miei, non soldi acquisiti da contratto o altro, quindi non capisco il senso di tale richiesta dello stato. Come dovrei comportarmi?
Grazie,
Gigi
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Gent.mo Sig. Gigi,
con tutta probabilità si tratta delle spese di registrazione della sentenza ottenuta. Tale costo è di spettanza della parte soccombente.
Tuttavia vi è solidarietà tra le parti (attore e convenuto) nel pagamento delle spese di registrazione. Una volta "anticipate" queste somme, esse potranno essere ripetute (o meglio richieste) alla controparte soccombente, ed inserite nell'atto di precetto.
Se, come ci scrive, la controparte soccombente non è reperibile, può far effettuare delle ricerche da parte delle note Agenzie Investigative, della intestazione di conti correnti in suo favore, da sottoporre a pignoramento.
Ove occorra, resto a Sua disposizione,
Cordialmente,
Avv. Luigi Marino
Gentilissimo Gigi,
come hanno giustamente evidenziato i colleghi che mi hanno preceduto, probabilmente si tratta dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro gravante sulla sentenza. Nei rapporto delle parti processuali con l'Agenzia delle Entrate vige la regola della solidarieta'.Ergo l'Agenzia delle Entrate, a prescindere da chi sia la parte vittoriosa o soccombente, puo' pretendere il pagamento dell'intera somma dovuta nei confronti di tutte le parti in causa.Resta salvo il potere del soggetto vittorioso, costretto a pagare l'imposta di registro, a chiedere il rimborso integrale nei confronti della parte soccombente.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Egr. sig. Gigi,
La legge stabilisce che in relazione alla tassa di registrazione della sentenza le parti in causa sono solidalmente obbligate al pagamento.
Comprendo la sua frustrazione, teoricamente dovrebbe pagare e poi rivalersi nei confronti del soccombente.