Assegno di mantenimento

Inviata da nina 2015. 5 set 2015

Sposata da anni con tossicodipendente, con due figli in regime di separazione dei beni. La casa coniugale è di mia proprietà con mutuo di cui mio marito è garante. Da aprile mio marito se n'è andato di casa stabilendosi da sua madre rimasta vedova pochi mesi prima. Ho avviato le pratiche di separazione consensuale senza addebito di colpa per abbandono del tetto coniugale ma specificando nella documentazione che avrà il giudice che la causa è l'uso di droga da parte di mio marito. Mio marito ha sottoscritto la dichiarazione dove venivano anche stabiliti assegno di mantenimento e visite ai figli. Ho anche liquidato economicamente mio marito versandogli la metà dei nostri risparmi. I primi mesi i pagamenti sono stati abbastanza regolari ma l'ultimo mese non mi ha versato il pattuito in quanto ha dilapidato tutti i soldi che gli avevo dato in droga e tutto il suo stipendio. A oggi non sono nemmeno sicura che abbia ancora il lavoro. Insieme al fratello alla morte del padre ha ereditato terreni coltivati e case, hanno già concluso l'iter della successione e mi risulta che la madre ha l'usufrutto di tutto. Mio cognato è al corrente della situazione disastrosa e vuole cacciare dalla casa materna mio marito in quanto per i problemi che ha è diventato ingestibile. Attualmente mi risulta essere presso una comunità di recupero tossicodipendenti ma sarà solo per un periodo brevissimo. Io ho due figli minorenni e vorrei tutelarli in modo che in futuro possano contare in qualche modo su un sostegno economico proveniente dall'eredità del padre. Come posso fare? Temo che mio cognato voglia liquidare mio marito economicamente della sua quota di nuda proprietà ma per noi sarebbe la fine in quanto mio marito li spenderebbe tutti in poco tempo e ai miei figli non rimarrebbe niente. Io lavoro ma il mio stipendio da solo non basta. Il mio avvocato che purtroppo rappresenta entrambi anche se lo pago solo io non mi può aiutare perché appunto rappresenta entrambi. Come posso tutelare l'interesse dei miei figli visto che a mio cognato soldi non ne mancano e di noi non gliene importa niente? Temo che mio marito abbia anche contratto debiti, potrei essere chiamata a risponderne io? Abbiamo udienza dal giudice per la metà di ottobre e le cose stanno precipitando rapidamente. La ringrazio per la cortese risposta.

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Gentilissima Nina,
Le rispondo subito. Per quanto riguarda la Sua responsabilità patrimoniale per debiti di Suo marito, se siete in regime patrimoniale di separazione dei beni, Lei non verrà assolutamente coinvolta. Se invece siete in regime di comunione legale dei beni, tenga acconto che una delle novità della recentissima riforma in materia di Diritto di Famiglia prevede che all'udienza presidenziale in sede di separazione personale dei coniugi, il Presidente dichiari lo scioglimento della comunione legale con conseguente decadenza di ogni responsabilità patrimoniale a Suo carico.
Al fine di tutelare i beni di Suo marito (e quindi il futuro dei Suoi figli) non vedo altra soluzione che inoltrare la procedura di inabilitazione a carico di Suo marito visto l'abuso di sostanze stupefacenti. La predetta procedura potrà essere da Lei inoltrata quale moglie ed implicherà come conseguenza la designazione di un Curatore (che potrà anche essere Lei) per la gestione patrimoniale, nonchè la necessità dell'autorizzazione del Tribunale per il compimento degli atti di straordinaria amministrazione.
A Sua disposizione per qualsiasi necessità.
Cordialmente.

Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)

Avv. Silvia Parrini Avvocato a Cascina

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Se suo marito si presenta all'udienza e conferma quanto già sottoscritto, siete separati. Diversamente deve presentare altro ricorso solo a suo nome con le richieste, e il giudice ad altra udienza che sarà fissata disporrà quanto dovrà versare suo marito per il mantenimento. Allo stato non vi è alcun provvedimento che lo obbliga a versarle il mantenimento, solo il suo impegno. Quando ci sarà, se non versa, può cumulare qualche mese, quindi procedere subito con atto di precetto, che ordina il pagamento nei 10 gg e se non paga può pignorare i beni immobili di suo marito, anche se in comproprietà. Potrebbe anche iscrivere ipoteca una volta che ha il provvedimento del giudice per evitare che vengano venduti i beni. Riguardo al mantenimento in sé, tenga presente che se suo marito non è in grado di versarlo, può rivolgersi alla suocera, madre di suo marito, tramite ricorso in tribunale, per chiedere che lo versi lei.
Riguardo ai debiti, se siete in separazione legale, non sarà chiamata a rispondere.
Resto a disposizione

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Gentile Sign.ra Nina,
io credo che dovrebbe trovare un legale che la assista personalmente. In secondo luogo, qualora suo marito sia effettivamente proprietario di immobile, lei potrà rivalersi su questi eventualmente anche attivando procedure cautelari.
Finché suo marito risulta avere un patrimonio, per quanto lunga possa essere la procedura esecutiva, comunque ha una certa assicurazione di recuperare gli assegni non versati.

Studio Legale Vitelli Avvocato a Latina

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Cara signora,

una volta che ha in mano la separazione consensuale firmata, questa le costituisce titolo per tutelare il mantenimento dei Suoi figli iscrivendo ipoteca sulle case e i terreni ricevuti in eredità dal marito, finchè sono intestati a Lui come coerede.
Qualsiasi cosa volessero poi fare delle case o dei terreni, almeno si è garantita per quello che può.
Per i debiti di Suo marito, Lei non è chiamata a risponderne personalmente e mi auguro che non ci sia più nulla di cointestato.
Se suo marito non dovesse provvedere al mantenimento, prima ancora dell'ipoteca, può chiamare eventualmente la nonna a provvedere in luogo del figlio, essendo responsabile per i nipoti qualora come nel Suo caso, il padre non provveda.
Le consiglio di prendere un legale tutto per sè se sospetta di avere questi problemi.

Resto a Sua disposizione.
Cordiali saluti.

Avvocato Barbara Spinella Avvocato a Milano

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