Tutto sull’appropriazione indebita

Cosa d'intende per appropriazione indebita? Come si procede in caso di essere vittima di questo reato? Quali sono le pene previste dal Codice Penale?

Nella categoria dei delitti contro il patrimonio troviamo la cosiddetta "appropriazione indebita". Con questa espressione s'intende un reato che si caratterizza per l'appropriazione di un bene altrui di cui si era in possesso, senza però essere il legittimo proprietario. Bisogna far attenzione a non confondere l'appropriazione indebita con il furto. Nel caso del furto, infatti, il colpevole non ha (o aveva) il possesso del bene.

L'articolo che disciplina l'appropriazione indebita è il 646 del Codice Penale:

Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 1.032.

Se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, la pena è aumentata.

Querela o denuncia?

Se si è vittima di questo reato, si ha tempo 3 mesi per la proposizione della querela alla Polizia Giudiziaria o all'Autorità Giudiziaria. Il termine non decorre dal momento in cui avviene l'appropriazione indebita ma dal momento in cui ci si ha chiara conoscenza del reato. Dopo i tre mesi, decade la possibilità di poter querelare il soggetto colpevole di appropriazione indebita.

Oltre alla querela, si procede d'ufficio in tre casi: quando si incorre in una delle aggravanti previste dall'art. 61, comma 11; nel caso in cui il reato è stato commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario; quando l'appropriazione indebita avviene nei confronti di una persona con minorazione fisica o psichica. In queste ipotesi, non verrà utilizzata la querela ma la denuncia. In questi casi, non esiste il limite di 3 mesi e può essere presentata anche da un soggetto diverso rispetto alla vittima del reato. Per quanto riguarda le aggravanti previste dall'art. 61, comma 11, si riferiscono a "l'avere commesso il fatto con abuso di autorità o di relazioni domestiche, ovvero con abuso di relazioni di ufficio, di prestazione d'opera, di coabitazione, o di ospitalità".

Secondo l'articolo 157 del Codice Penale, il reato di appropriazione indebita prescrive in sei anni. Tuttavia, in questo caso il termine non decorre dal momento in cui ci si rende conto di essere stati vittime del reato, bensì dal momento in cui il reato è stato consumato.

Qual è la pena?

Nel caso in cui si venga condannati per il reato di appropriazione indebita, secondo il 1 comma dell'articolo 646 del Codice Penale, la pena è la reclusione fino a tre anni e una multa che può raggiungere un massimo di 1.032 euro. Secondo il 2 comma dello stesso articolo, inoltre, se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario la pena sarà maggiore rispetto a quella prevista dal primo comma.

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