Permesso di soggiorno: cosa succede con il divorzio?

In Italia il permesso di soggiorno può essere rilasciato allo straniero sposato con cittadino italiano o dell'UE. Ma cosa succede in caso di separazione e in presenza di un minore?

21 APR 2015 · Ultima modifica: 11 DIC 2020 · Tempo di lettura: min.
Permesso di soggiorno: cosa succede con il divorzio?

In Italia e in Europa abbiamo un'opinione sull'immigrazione piuttosto restrittiva, per cui è vista come un pericolo e un problema da cui difenderci piuttosto che come una realtà con la quale convivere. L'immigrazione tende, invece, a essere un fatto normale e strutturale. Essendo un fenomeno del quale si parla continuamente, vale la pena soffermarsi su un aspetto interessante quanto il permesso di soggiorno e le conseguenze per lo straniero in caso di divorzio.

Cosa prevede la normativa attuale?

Per entrare in Italia da un paese non appartenente all'Unione Europea, lo straniero deve avere un visto che ne permetta l'ingresso e che dovrà essere applicato sul passaporto o su un altro documento di viaggio. Questo documento viene emesso dalle ambasciate o dai consolati italiani nel Paese in cui lo straniero ha la sua residenza.

A questo punto, lo straniero in possesso del visto, entro otto giorni lavorativi dovrà richiedere il permesso di soggiorno. Invece gli stranieri che vengono in Italia per periodi non superiori ai tre mesi, per qualsiasi ragione (affari, visite, studio), non ne hanno bisogno.

Quindi che per trattenersi per più di tre mesi nel territorio dello Stato italiano, il solo visto non è sufficiente; è invece essenziale acquisire il permesso di soggiorno. Quest'ultimo avrà la stessa durata del visto d'ingresso, variabile a seconda dei motivi del soggiorno.

Spesso questi argomenti possono risultare ostici e contraddittori, non dimentichiamo quindi la possibilità di rivolgersi a un esperto.

Il permesso di soggiorno per motivi familiari

C'è una tipologia particolare di permesso di soggiorno: il permesso di soggiorno per motivi familiari, regolato dall'articolo 30 del Testo Unico sull'immigrazione (286/98).

Può essere rilasciato:

  • allo straniero presente regolarmente che abbia i requisiti per il ricongiungimento familiare;
  • allo straniero residente da almeno un anno in Italia e sposato con un cittadino italiano o proveniente da uno stato membro dell'Unione europea (o, in alternativa, con uno straniero regolarmente soggiornante);
  • allo straniero già in possesso di una qualunque tipologia di permesso di soggiorno valido che voglia ricongiungersi con un familiare regolarmente soggiornante. In questo caso il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi familiari;
  • al genitore straniero di minore italiano, anche se lo straniero è irregolare;
  • al familiare straniero di un rifugiato, anche se non in possesso di un valido permesso di soggiorno.
  • Permesso per motivi familiari: cosa succede con la separazione o il divorzio?

Il titolo di soggiorno rilasciato per ragioni familiari, così come tutti i titoli di soggiorno il cui rilascio sia derivato da un rapporto familiare, ha come premessa fondamentale la convivenza.

Questo principio è implicito nella stessa natura del permesso, il cui rilascio e rinnovo dipendono dalla sussistenza e dalla continuità dei vincoli affettivi e parentali propri del nucleo familiare. Quando queste condizioni terminano, vengono meno anche i presupposti che potremmo definire le basi del permesso, e la ripercussione nei confronti del cittadino extracomunitario può essere il mancato rilascio o la revoca del titolo.

Se da una parte la pronuncia della separazione non fa venir meno gli effetti civili del matrimonio, che si sciolgono soltanto con il divorzio, dall'altra fa venir meno l'elemento della convivenza.

Se viene meno la convivenza, essenziale per la conservazione del titolo di soggiorno concesso per motivi familiari, viene meno lo stesso presupposto che ne comporta il possesso, legittimando l'Autorità a effettuarne la revoca.

Ma gli stranieri che si trovino in questa condizione non devono preoccuparsi.

Il Testo Unico sull'immigrazione, infatti, permette allo straniero che si trovi in fase di separazione di trasformare il proprio permesso in un permesso di altro tipo (articolo 30 comma 5 T.U.). La norma stabilisce che in caso di separazione legale o di annullamento del matrimonio il permesso di soggiorno possa diventare un permesso per lavoro subordinato, per lavoro autonomo o per studio.

Come trasformare il proprio permesso di soggiorno?

È necessario e indispensabile evidenziare che la conversione non è automatica, ma deve avvenire dietro iniziativa del cittadino extracomunitario. Lo stesso Consiglio di Stato, invitato a pronunciarsi a riguardo, ha dichiarato che il passaggio dev'essere chiesto dal diretto interessato, non essendo ammissibile né fattibile una forma di "conversione d'ufficio". Poi l'Amministrazione deve valutare se esistano o meno i presupposti per il rilascio del permesso ad altro titolo. Allo stesso tempo l'insussistenza degli stessi per il rilascio del permesso ad altro titolo possono portare all'espulsione dello straniero dal territorio nazionale.

Quindi lo straniero, con la separazione e con la fine della convivenza, avrà il dovere di richiedere la conversione del proprio permesso in altro tipo di permesso, allegando la documentazione inerente al titolo richiesto, a seconda che si tratti di richiesta di conversione per lavoro subordinato, autonomo o per studio.

In alternativa si può esercitare il diritto al ricongiungimento familiare. Una volta ottenuto il visto d'ingresso per "ricongiungimento familiare", per "familiare al seguito" o per "ricongiungimento al figlio minore" questo potrà essere convertito in permesso di soggiorno per motivi familiari.

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22 Commenti
  • José Ugarte

    Salve, sono un extracomunitario sposato con una cittadina italiana da quattro anni fa dal 2017 fino a 2021, il mío permesso di soggiorno scade il maggio 2022, posso rinnovarlo nuovamente? Secondo la legge doppo tre anni di matrimonio posso rinnovarlo secondo l'articulo 30, ancora non sono separato di lei, e per il suo carattere aveva pensato fuggire di casa lasciandoli soldi e doppo iniziare il trámite di divorcio, non c'e l'ho figli

  • Carla Moya cañete

    Sono sposata con un italiano ma conviamo con mia suocera e io non voglio. Mio marito non mi ascolta quando li dico che voglio un matrimonio independiente. Cosa devo fare?

  • Moussa diallo

    Cedo quand reinoi mio premesso soggiorno mi da 1anno grazie

  • scolari francesco

    scusate sono divorziato con moglie brasiliana .ho una figlia nata in brasile e residente in italia la moglie puo ancora richiedere la cittadinanza dopo il divorzio grazie mille

  • scolari francesco

    scusate sono divorziato con moglie brasiliana .ho una figlia nata in brasile e residente in italia la moglie puo ancora richiedere la cittadinanza dopo il divorzio grazie mille

  • Khalfi

    Sono sposato da oltre 5 anni o due figli italiani e nel percorso del mio soggiorno in Italia o avuto Du carte soggiorno per motivi famigliare ora la questura vuole convertirlo x lavoro subordinato senza k io presenti richiesta che devo fare per ottenere il mio titolo

  • Piyaporn Noxda

    Buongiorno come io divorzio con italiano ho figlio 19 anni non sto insieme con lui come posso fare permesso di soggiorno

  • SANTORO GIUSI

    IL PERMESSO E STATO TOLTO PER REATI , SE DIVORZIA PUO RICHIEDERLO,OPPURE RISCHIA ESPULSIONE

  • jonas

    Salve sono extracomunitario sposato da 1 anno con una italiana e vorrei cambiare il mio permesso di soggiorno per lavoro subordinato (tipo di contratto: tempo indeterminato) cosa devo fare?

  • alessandra natali

    buonasera , vorrei sapere gentilmente una informazioni , in caso di separazione non ancora in corso , il mio permesso gia si trova rinnovato per tempo illimitato , io devo andare a mio paese , e dopo torno per finire a separazione , puo succedere qualcosa , con mia uscita per il ritorno comunque il permesso è illimitato e a separazione ancora non è in tribunale ?


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